Aterp e Corap, l'avvocato Stanizzi denuncia alla Finanza presunte nomine illegittime. L'Aterp vanta ancora 102 milioni di residui attivi

di PAOLO CRISTOFARO

Transito di posizione lavorativa da un ente pubblico economico ad un ente pubblico non economico. Si tratta dell'anomalia rilevata, nel quadro delle dinamiche che abbracciano il discusso "Aterp", l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica e l'altrettanto noto "Corap", il Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive, dall'avvocato Gian Paolo Stanizzi, che ha sporto regolare denuncia presso gli uffici della Guardia di Finanza. 

Stando a quanto riportato nella denuncia dall'avvocato Stanizzi, con atto del 28 marzo 2019 del commissario straordinario dell'Aterp Calabria "è stato autorizzato l'utilizzo della posizione lavorativa del dirigente del Corap, Pasqualino Filella" e che "il Corap è un ente pubblico economico, al contrario dell'Aterp che ha la natura di ente pubblico non economico". Stando alla diversa natura giuridica, evidenziata dalla denuncia dell'avvocato, sarebbe "illecito il comando autorizzato" a favore del dirigente menzionato. Nella denuncia agli uffici della Guardia di Finanza di Catanzaro, il legale ha menzionato una specifica sentenza della Cassazione secondo la quale, appunto, tali passaggi da enti pubblici di natura economica ad enti pubblici non economici sono illegittimi. 

"Di tale vicenda, tra le altre contestate all'Aterp, ho fatto espresso riferimento su articoli di stampa pubblicati da testate locali e online, in particolare più approfonditamente su La Nuova Calabria", ha sottolineato nella denuncia Stanizzi, aggiungendo che " di tale illegittima e illecita condotta ho dato personalmente notizia al precedente governatore della Calabria, Mario Oliverio, nel corso di una puntata della trasmissione Articolo 21, mandata in onda su Calabria TV e condotta da Lino Polimeni".Sempre nella denuncia, l'avvocato Stanizzi, ha citato il fatto che "come appreso dalla lettura del Corriere della Sera, l'Aterp Calabria vanta già 102 milioni di euro di residui attivi, eufemismo per dire affitti che non incasserà mai e ciò vale anche ai fini dell'ipotesi di danno erariale", spiega. 

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