"Condanniamo, con forza, ogni violenza, verbale, materiale e fisica".
Esordisce così, in una nota, l'Amministrazione comunale di Soveria Simeri, che continua:
"Condanniamo ogni lesione alla Dignità di ciascuno, e quindi anche quella del Cittadino Francesco Rosso, per il vile gesto subito. La Casa Comunale è, ed appare superfluo ribadirlo, aperta e di supporto ad ogni azione di tutela del Cittadino. I fatti, segnalati in una nota stampa che circola sulla stampa in queste ore, appaiono comunque isolati, scollegati fra loro e non inseriti in alcuna spirale di violenza, di cui non si è registrata nessuna segnalazione da parte delle Autorità competenti.
Tanto ci preme precisare per tranquillizzare la popolazione tutta.
Il dialogo con la Stazione dei Carabinieri di Sellia Marina è costante, proficuo e pienamente collaborativo, come lo è stato anche in relazione ai due spiacevoli episodi. Cogliamo, quindi, l’occasione per ringraziare l’Arma di competenza territoriale per la disponibilità e la costante attenzione.
È nostro doveroso impegno, d'altronde, dimostrare sensibilità attraverso l'esercizio di ciò che ci compete: svolgere, con i fatti, un'azione amministrativa che sia capace di intercettare investimenti in sicurezza e contribuire alla crescita morale della comunità. Dotare il territorio comunale del primo impianto di videosorveglianza va in questa direzione e continuiamo, investendo anche risorse di bilancio ed accogliendo un finanziamento già assegnato al nostro Comune, nel suo potenziamento. Come Amministrazione Comunale, supportiamo ogni iniziativa che Ragazze e Ragazzi dell'associazionismo conducono per rinforzare coscienza e conoscenza di temi sensibilissimi come quelli della Legalità e dell'Antimafia, della Condivisione: partecipiamo alla loro crescita, non da oggi consapevoli della necessità di costruire una Comunità sociale, partecipata e rispettosa del confronto.
Parlare di violenza in questa terra è argomento fin troppo serio, ed occorre non confondere l'assolutamente deprecabile vandalismo (che condanniamo senza se e senza ma) con il ben più grave costume dell'intimidazione, che non appartiene, e non apparterrà mai, alla Comunità soveritana. Confondere le due cose è ingeneroso verso una Cittadinanza che respinge, con forza e grazie all’onesto lavoro dei suoi Cittadini, i fenomeni che aggressivamente attanagliano questa Calabria.
Quindi, non possiamo esimerci dal condannare l’articolo apparso sui social e sulla stampa, per il tono di certe affermazioni, evidentemente pubblicate senza approfondire i fatti oppure suggerite da chi non vive compiutamente la socialità soveritana, pronta a denigrare la nostra collettività disinteressandosi del danno d’immagine verso la Comunità tutta, nel dipingere Soveria per ciò che assolutamente non è: Soveria non è terra di violenti.
Soveria non è violenta!"
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