di FRANCESCA FROIO
Tra delusione e rabbia, come riportato ieri dalla nostra testata ,si torna ancora una volta a parlare di gesti vili nei confronti del Centro Calabrese di solidarietà.
Azioni terribili che non trovano parole adatte a descriverne lo sdegno, ma sulle quali nessuno vuole assolutamente tacere. Tanti, infatti, i messaggi di solidarietà che stanno giungendo in queste ore, tra questi anche quello firmato Anpi Catanzaro.
"La storia del Centro Calabrese di solidarietà, conosciuto da tante e tanti anche come Centro di aggregazione giovanile, Centro polivalente, Caffè delle Arti è una storia bella che tra mille difficoltà va avanti da decenni" Scrive il presidente Mario Vallone.
"Impegno e dedizione, di ragazze e ragazzi, hanno mantenuto al centro della città un luogo simbolico di socialità, partecipazione con un crescendo di iniziative che ne hanno fatto un luogo frequentatissimo da giovani e non solo".
"Gli atti di vandalismo degli ultimi tempi, fermo restando la nostra netta condanna, ci dicono che oltre il richiamo alle “punizioni”di giovanissimi minorenni, la città, a tutti i livelli , dalle istituzioni alla scuola debbano chiedersi il perché di queste forme di devianza. Sarebbe utile -spiega Vallone- comprendere da dove nascono tali atteggiamenti intervenendo da subito con percorsi di dialogo e incontri mirati alla valorizzazione dei principi costituzionali, al significato di libertà e democrazia".
"Così come andrebbe esaltato il concetto di solidarietà, uguaglianza, accoglienza. L’ANPI oltre ad esprimere ancora una volta la propria vicinanza al Centro Calabrese di Solidarietà, si rende disponibile- si legge- per iniziative utili ad evitare il ripetersi di situazioni come quelle avvenute negli ultimi giorni. Sappiamo bene quanto sia importante in questi casi il ruolo degli esperti e non entriamo nel loro campo".
"Da parte nostra sentiamo di affermare semplicemente- conclude Vallone- che senza ulteriori esasperazioni sarà bene parlare anche con i giovanissimi responsabili degli atti vandalici. Partire dalla Costituzione anche con loro potrà, forse, servire ad aiutarli ad abbandonare comportamenti rischiosi di marginalità sociale".
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