Non è certo la fine del mondo, ma la concordia è sempre preferibile ai contrasti. Così non sarà fra il management dell'Aou 'Renato Dulbecco' e i sindacati sul nuovo atto aziendale. Cinque sigle sindacali (CISL Medici, AAROI Emac, FASSID, ANAAO ASSOMED e UIL FPL) hanno deciso di non sottoscrivere il verbale dell'ultimo incontro di tre giorni fa, in cui dovevano essere discusse le 'osservazioni'.
Non è assolutamente la fine del mondo perché l'atto azienda è un documento per cui basta 'solamente' l'informativa alle organizzazioni di categoria e non il concerto. Certo rimane una certa dissonanza. Più che per il fisiologico gioco delle parti per alcuni atteggiamenti non propriamente concilianti del commissario straordinario Simona Carbone che ( a detta dei sindacati) non ha lesinato duri affondi (in particolare sulle presunte lotte 'personalistiche'). Al di là di quello che dice il verbale della riunione dello scorso 25 giugno che, come ci si poteva immaginare, è piuttosto annacquato rispetto al confronto reale che è avvenuto.
Ad ogni modo, nello stesso documento (proprio per bocca del commissario Carbone) si apre alla correzione dei refusi ma i sindacati contestano proprio la mancanza del 'riporto' delle proprie posizioni espresse durante la riunione. Sarà tattica o altro, ma per i sindacati il confronto sull'atto aziendale della Dulbecco non è andato bene. Cambierà qualcosa? Probabilmente no. Anche perché subito dopo l'approvazione, l'atto aziendale passerà dalle forche caudine del vaglio regionale. E non è da escludere che in questa sede qualcosa potrebbe cambiare.
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