Lettera aperta al soldato Filippo Continolo dai figli Nicola e Antonio
di NICOLA e ANTONIO CONTINOLO
"Il 2020 e' l'anno del compimento dei 100 anni per coloro i quali sono nati nel 1920 ed il caso vuole che ci sia anche tu, Commendatore Filippo Continolo fra i tanti nati e di te abbiamo sempre apprezzato la vigoria ed il decisionismo.
Nel vedere alcune fotografie che conservi gelosamente, ti venivano rivolte delle domande relative al tuo servizio in qualità di caporal maggiore del "genio guastatori" della Divisione Ravenna operativa in Russia, e tu rispondevi descrivendo, con dovizia di particolari, gli avvenimenti accaduti, come quando i razzi sibilanti della "katiuscia" lanciati dagli autocarri russi si abbattevano sulle milizie italiane al riparo nelle trincee facendo strage di uomini.
D'altronde avevi solo 20 anni quando scoppiò la seconda guerra mondiale e dovesti adeguarti e a quella triste, tremenda realtà.
Nel ricordare poi gli eventi di cui eri stato partecipe, raccontavi con tristezza che una sera ti vedesti occasionalmente sul fronte con tuo fratello "Peppiniello" con cui, dopo aver mangiato qualcosa, vi salutaste con la speranza di ritrovarvi.
La cosa tragica fu che, dopo qualche giorno, di "Peppiniello" non si ebbero piu' notizie, tanto e' vero che ancora oggi risulta disperso sotto le bandiere non essendosi mai più ritrovato il corpo dopo un feroce combattimento.
Altre volte, raccontavi con grande passione, la ritirata a piedi dalla sacca del Don al Donez con neve alta e ghiaccio, tra mille difficoltà, con i compagni che ti morivano accanto.
Ci si cibava di qualunque cosa, anche delle carcasse di animali e si beveva il ghiaccio dopo averlo sciolto mentre si cercava di rientrare nelle zone franche.
Orbene, il centenario riuscì a superare quell'atroce e tremendo avvenimento che fu' la campagna di Russia, grazie al suo coraggio ed alla sua testardaggine con grande volontà di sopravvivenza.
Alcune volte incuriositi e affascinati dai suoi racconti, disturbato per rinnovar "antico dolor", rispose che per avere una opinione personale e capire fino in fondo gli avvenimenti, fosse necessario leggere alcuni libri conservati nella libreria di casa di cui diede i titoli:
- Centomila gavette di ghiaccio
- Scarpe al sole
- Il peso dello zaino
Dopo aver letto questi magnifici libri, capimmo in pieno e consapevolmente le sofferenze, il dolore e le atrocita' subite che avevano caratterizzato la tua gioventù e quella dei tuoi coetanei.
La cosa meravigliosa fu quella grande forza di ripresa. La tua famiglia fu orgogliosa di te anche perchè unico superstite. Il caro fratello ebbe ben altra sorte.
Ti restammo sempre vicini, nei limiti ed oltre, specialmente durante la tua lunga militanza all'UNMS, in qualità di Presidente Provinciale, Regionale e membro del Consiglio Nazionale, alla quale hai dato per oltre 50 anni collaborazione fattiva in favore di invalidi e caduti per servizio.
Si aggiunga a ciò la carriera di funzionario amministrativo nella USL di Catanzaro. A questo punto bisogna dire che ognuno di noi ha un destino preciso immodificabile, quasi disegnato al quale non si può sfuggire.
Pertanto. siamo contenti e soddisfatti di questi tuoi 100 anni. Con ammirazione auguri Commendatore, AUGURI PAPA'. I tuoi figli".
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