«Sarebbe imperdonabile se, a ridosso delle elezioni politiche, il Consiglio regionale della Calabria votasse a favore della proposta del centrodestra di aumentare i compensi dei vertici delle aziende pubbliche della salute».
Lo afferma, in una nota, il deputato Giuseppe d’Ippolito, di Insieme per il futuro, il quale anticipa: «Se dovesse avvenire il fattaccio, allerterei la magistratura, sembrandomi un’operazione molto sospetta a poche settimane dal voto per il rinnovo del Parlamento». È netto e perentorio il deputato lametino, che spiega: «Ai promotori di questa vergognosa e ingiustificabile iniziativa ricordo che la seconda legge Calabria scadrà nel prossimo novembre e che dunque appare insensato, illogico e offensivo dei calabresi il bonus in questione, dal sapore elettoralistico, del tutto sganciato da criteri di risultato e dal contesto in cui versa la sanità regionale, priva di medici, infermieri e Oss, con il Covid dilagante e il nuovo Programma operativo rimasto in sospeso come i primi 60, dei 180 milioni che avevamo stanziato, che la Calabria incasserebbe se fosse approvato questo strumento essenziale dimenticato dal centrodestra».
«Mentre proseguono i viaggi della speranza di malati e famiglie verso il Nord, sognando il cappotto elettorale, i consiglieri regionali del centrodestra – conclude D’Ippolito – perdono di vista il senso della realtà e il dovere di dare ai calabresi esempi di buon senso, in un momento di crisi economica, energetica e sanitaria che richiede responsabilità, giudizio e misura».
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