Aumento della pensione degli invalidi civili. L'Anmic: "Inspiegabile e preoccupante silenzio dell'Inps"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Aumento della pensione degli invalidi civili. L'Anmic: "Inspiegabile e preoccupante silenzio dell'Inps"
Sergio Lucisano
  16 settembre 2020 22:02

"L’A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati ed invalidi Civile) Sede provinciale di Catanzaro sita alla Via L. Pascali n. 6, Ente Morale senza fini di lucro per l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, iscritta al n. 0085 del registro delle Associazioni di promozione sociale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che esercita le funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi morali e materiali di tutti i mutilati ed  invalidi civili, ad essa conferite con legge dello Stato, attraverso il presidente provinciale Avv. Sergio Lucisano,  comunica alla categoria tutta degli invalidi civili, ai loro familiari che, in ragione della storica Sentenza emessa dalla Corte Costituzionale n. 155/2020 (già esecutiva e con decorrenza dal giorno successivo alla pronuncia 22 luglio 2020), è pronta dopo uno studio e confronto con gli avvocati ed esperti in materia  ad offrire consulenza, informazioni ai pensionati per la preventiva verifica delle condizioni legittimanti l’accesso alle maggiorazioni pensionistiche di specie ed alla successiva predisposizione delle domande da inviare all’INPS al fine di ottenere l’aumento ad € 506,00 a fronte delle attuali 286,00 euro". Lo si legge in una nota della stessa associazione.

"La Corte Costituzionale - prosegue la nota-, esaminando una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di Appello di Torino, ha infatti dichiarato l’illegittimità dell’articolo 38 comma 4, della Legge n. 448 del 2001, laddove stabiliva che i benefici incrementativi spettanti agli invalidi civili totali ( 100%) fossero concessi ai soggetti di età pari o superiore a 60 anni, anziché ai soggetti di età superiore a 18, il tutto in favore di coloro affetti da grave disabilità, in quanto riconosciuti invalidi civili al 100% dalle preposte Commissioni Mediche, che, prima di tale pronuncia, non potevano soddisfare i primari bisogni della vita, con violazione del diritto al mantenimento che la Costituzione garantisce agli inabili".

Banner

"La sentenza in commento -viene spiegato, rimuove in tal modo delle profonde diseguaglianze, lesive della dignità della persona umana, dando precipua attuazione agli articoli 2 (principio solidaristico e di tutela dei diritti inviolabili dell’uomo), 3 (principi di eguaglianza e ragionevolezza) e 38 (diritto alla previdenza e assistenza sociale) della Costituzione, a cui l’A.N.M.I.C. si era ispirato con la proposizione di una legge di iniziativa popolare che si era conclusa con il deposito presso la Corte di Cassazione nel luglio del 2008, della proposta di legge e di oltre 300 mila firme, e di cui la provincia di Catanzaro era stata molto generosa con una raccolta di oltre 15.000".

Banner

"La Sentenza rileva che la maggiore spesa a carico dello Stato, derivante dall’aumento dell’aumento delle pensioni degli invalidi civili con una percentuale del 100%,  – nel rispetto delle soglie di reddito stabilite dalla legge 448 del 2001 – non viola l’articolo 81 Cost. poiché sono in gioco diritti incomprimibili della persona.Nella prospettiva del “contemperamento dei valori costituzionali”, la Corte ha peraltro ritenuto di graduare gli effetti temporali della sua sentenza, facendoli decorrere (solo) dal 22 luglio 2020,  giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.La Corte Costituzionale ha inoltre aggiunto che: “Resta ovviamente ferma la possibilità per il legislatore di rimodulare, ed eventualmente di coordinare in un quadro di sistema, la disciplina delle misure assistenziali vigenti, purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione”. Infatti l’eliminazione della barriera anagrafica che condiziona l’adeguamento della misura della pensione di inabilità, al soddisfacimento delle esigenze primarie di vita, non costituendo una opzione costituzionalmente obbligata, resta comunque soggetta a un diverso apprezzamento da parte del Legislatore, purché nel rispetto del principio di proporzionalità (sentenze n. 40 del 2019 e n. 222 del 2018) e dell’effettività dei suddetti diritti".

Banner

"Nella considerazione che l’INPS, non si è ancora attivata ad adeguare la propria piattaforma, né ha emanato, ancora da luglio, una circolare esplecativa con cui gli invalidi civili potrebbero avere l’aumento della pensione di invalidità, né  si comprende l’inspiegabile  e preoccupante  silenzio dell’INPS, per cui la Sede territoriale dell’ANMIC della provincia di Catanzaro,  ha deciso -conclude- di predisporre un modello di domanda per fare richiedere agli invalidi civili al 100% l’aumento di pensione".

La sede Provinciale A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati ed invalidi Civile) con Sede in Catanzaro,  alla Via L. Pascali n. 6, contattabile anche telefonicamente al n. 0961725541, oppure via email. anmic-cz@libero.it

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner