Auto di lusso provenienti dall'estero venivano rivendute in Italia a prezzi vantaggiosi grazie a espedienti fiscali, falsi documenti e prestanome. Sei persone sono state arrestate dalla Dia, e sono ora ai domiciliari, perché accusate a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica in atto pubblico e usura, aggravati dalla transnazionalità. Si tratta di uno sviluppo dell'operazione 'Platinum Dia', che lo scorso maggio aveva portato all'arresto di 33 persone, tra Italia, Germania, Spagna e Romania.
L'immatricolazione in Italia era curata da due donne, la titolare e la dipendente di un'agenzia di pratiche auto. Coinvolti nell'indagine anche il titolare di un'auto rivendita e noleggio in Calabria e a Milano, e il responsabile del ritiro delle autovetture in Germania. Tra gli arrestati anche due persone di origini calabresi residenti in Alta Baviera.
Sequestrati, a carico degli indagati, mezzo milione di euro. Per fatti analoghi, il 20 ottobre scorso, in Italia e Germania, la Procura Europea, sede di Monaco di Baviera, aveva delegato l'esecuzione di 14 misure cautelari legate sempre all'ipotesi di "frode Iva transfrontaliera", gestita da un gruppo criminale organizzato.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736