di EDOARDO CORASANITI
E’ pomeriggio inoltrato quando il giudice dell’udienza preliminare, Paola Ciriaco, legge il provvedimento: tutti rinviati a giudizio, con data al 17 settembre 2019 in Corte d’Assise. Termina così l’udienza preliminare per Rosaria Mancuso, Domenico Di Grillo, Lucia Di Grillo e Vito Barbara, accusati di omicidio volontario nei confronti di Matteo Vinci, rimasto ucciso dall’esplosione di una bomba inserita nella sua automobile nella quale viaggiava con il padre Francesco. E’ il 09 aprile del 2018 e la notizia fa il giro del Paese.
L’udienza di oggi è iniziata con la difesa che ha sottoposto al Gup una questione di legittimità costituzionale. Secondo l’avvocato Costarella, infatti, i vari spostamenti ai quali sono stati sottoposti i detenuti hanno impedito di partecipare correttamente al procedimento.
Inoltre, il legale ha sottoposto all’attenzione del giudice una eccezione di inutilizzabilità in relazione ai rilevamenti tecnici dell’automobile. Di fatto, sostengono gli avvocati, non sarebbero stati notificati gli avvisi sullo svolgimento tecnico agli indagati.
Nel collegio difensivo fanno parte Fabrizio Costarella, Carmelo Naso, Vecchio, Capria.
Mentre l’avvocato Carmelo Naso aveva sollevato un’eccezione, facendo rilevare l’inutilizzabilità di alcune dichiarazioni rese dalle parti offese in precedenza.
Nel registro degli indagati risulta anche Rosina Di Grillo, che però ha scelto il rito abbreviato e verrà celebrato il prossimo 9 ottobre.
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