La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiuso il cerchio su 6 indagati, coinvolti nell'ambito dell'operazione "Demetra 2" e che nei mesi scorsi ha fatto luce sulla morte di Matteo Vinci, ucciso da una autobomba il 9 aprile 2018 a Limbadi.
Finito nel mirino degli inquirenti Antonio Criniti, 30 anni, e Filippo De Marco, 41 anni, di Soriano Calabro, ritenuti coloro che avrebbero collocato la radio-bomba sotto la Ford Fiesta di proprietà di Francesco Vinci.
Vito Barbara, Antonio Criniti, Filippo De Marco e Domenico Bertucci, di Spadola, sono accusati di essersi associati stabilmente per la coltivazione, trasporto, spaccio e cessione di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana). Quale promotore, direttore ed organizzatore dell’associazione viene indicato Vito Barbara, mentre Antonio Criniti e Filippo De Marco si sarebbero occupati delle modalità di approvvigionamento dello stupefacente. Partecipi all’associazione vengono indicati Pantaleone Mancuso, Alessandro Mancuso e Domenico Bertucci, con Vito Barbara che, con l’intermedizione di Pantaleone Mancuso, avrebbe acquistato per conto di soggetti ancora da identificare circa 10 chili di stupefacente.
Criniti e De Marco avrebbero accettato di piazzare l'autobomba proprio per pagare un debito relativo all'acquisto di stupefacenti precedentemente contratto con l'associazione a delinquere
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736