Autonomia differenziata, Alecci dopo il sit-in a Catanzaro: "Una riforma scellerata che mette in ginocchio il Sud"

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Ernesto Alecci a Catanzaro alla manifestazione contro l'autonomia differenziata

"Un segnale chiaro, un esercizio spontaneo di democrazia, in difesa dei nostri diritti di cittadini italiani".

  13 febbraio 2024 14:16

"Ho partecipato oggi a Catanzaro insieme a tantissimi sindaci e amministratori dei Comuni della provincia alla manifestazione promossa dall’Anci contro l’autonomia differenziata".

A scriverlo, in una nota, il consigliere regionale Ernesto Alecci, che aggiunge:

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"Mi ha fatto molto piacere constatare la determinazione e lo spirito battagliero di tutti i presenti, compatti nel gridare il loro NO incondizionato a questa riforma scellerata, portata avanti da un Governo che vuole mettere in ginocchio definitivamente le regioni del Sud. Mi ha incoraggiato anche la partecipazione di tanti Sindaci vicini al Centrodestra che hanno deciso di sostenere questa battaglia che, come ho detto tante volte, non è politica o ideologica, ma è una battaglia sul futuro di intere generazioni di giovani meridionali. Ora sarà compito proprio degli amministratori, spesso gli unici interlocutori istituzionali delle nostre comunità, trasmettere ai cittadini queste sensazioni e questa energia per non permettere che il futuro dei nostri figli venga “scippato”, condannandoli ad un ruolo sempre più marginale nell’Italia di domani, che qualcuno vuole divisa e a due velocità. La battaglia contro il disegno di legge Calderoli deve unire amministratori, società civile, forze politiche, tutti quelli che hanno a cuore l'unità nazionale. Ogni bambino, qualunque sia la regione di nascita, deve avere gli stessi servizi, le stesse opportunità, il miglior futuro possibile".

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"D’altronde - continua Alecci - la storia ci ha insegnato che questo Nord, locomotiva d’Italia, deve molto ai tantissimi meridionali che negli ultimi decenni, come ancora oggi, hanno lasciato e lasciano la propria terra per contribuire con il loro lavoro e le loro capacità ai progressi delle regioni settentrionali, e che ora sono classe dirigente nelle posizioni apicali del pubblico e del privato. Oggi in tutti i capoluoghi di provincia calabresi c’è stato una segnale chiaro, netto, un esercizio spontaneo di democrazia, in difesa dei nostri diritti di cittadini italiani. Le manifestazioni odierne dimostrano anche come questo Governo, diviso al suo interno su tante questioni urgenti, stia cominciando a traballare, nonostante le dichiarazioni di facciata dei vari leader della coalizione.  Venerdì dovrebbe essere presente in Calabria il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non sarà un compito facile per chi la accoglierà, far comprendere quello che è successo oggi nei nostri capoluoghi. Così come non sarà facile per i rappresentanti politici eletti al Sud nelle liste del Centrodestra barcamenarsi tra l’allinearsi alle scelte dei partiti e dare conto a chi ha dato loro fiducia con il voto. Chi vuole bene al Sud, alla Calabria e ai calabresi non può essere a favore di questa riforma!".

 

 

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