Autonomia Differenziata, Calderoli a Vibo: "Non è cambiare ma attuare la Costituzione"

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  16 giugno 2023 20:17

"Questa volta mi sono messo in testa non tanto di cambiare la Costituzione ma di attuare quello che c’è scritto all’interno della Costituzione". Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionale e le Autonomie Roberto Calderoli in tema di autonomia differenziata. "Nel 2015 ho cercato di cambiare la Costituzione e quella riforma fu votata quattro volte dal Parlamento ma il referendum popolare bocciò la riforma costituzionale - ha spiegato -.  Questa legislatura si è aperta con l’intervento della senatrice Segre che disse: 'Questa Costituzione va attuata' e io questa volta mi sono messo in testa non tanto di cambiare la Costituzione ma di attuare quello che c’è scritto all’interno della Costituzione e, se nell’articolo 5 si parla dell’unità ma anche del riconoscimento della promozione delle autonomie territoriali, io ho la volontà di attuare sia l’uno che l’altro ma definendo i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Io mi sono stufato di vedere principi sacrosanti scritti sulla Carta e mai realizzati da nessuno”. 

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“Sono venuto in Calabria il 2 gennaio invitato dal presidente Occhiuto e dalla giunta calabrese e avevo portato un progetto che sostanzialmente era l’autonomia differenziata ovvero quello che è previsto nell’articolo 116 della Costituzione - ha aggiunto Calderoli -. In quell’occasione ho avuto una visione di quella che poteva essere l’opportunità dell’autonomia differenziata perché il fatto che una Regione gestisca una materia non rappresenta un handicap per quella Regione o per le altre che non l’hanno richiesta, ma rappresenta un qualcosa in più che posso esercitare perché purtroppo lo Stato ha dimostrato di spendere poco e in alcuni casi male o di non spendere affatto. E quindi se Regioni, Province e Comuni sono in grado per il principio di sussidarietà di erogare servizi ad un livello più vicino al soggetto che dovrà fruirne, ben venga”. 

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"La maggior parte delle critiche che vengono sempre mosse all’autonomia differenziata ruotano sul rischio dei diritti ma queste sperequazioni intorno ai diritti sono una cosa esistente e la nostra finalità è ridurle sino ad annullarle e insieme al lavoro del ministro Fitto - ha aggiunto - perché se non hai fieno in cascina non fai niente. Abbiamo fatto anche una ricerca delle risorse per poter recuperare il gap infrastrutturale proprio perché l’obiettivo è che tutte le Regioni vengano messe sulla stessa linea di partenza e poi chi le gambe correrà”. 

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Il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli ha spiegato in un convegno sull’Autonomia differenziata a Vibo Valentia il ruolo della cabina di regia formata da 61 professori di diritto. “Nessuno in 22 anni si è mai preso la briga di scrivere quali sono i diritti civili e sociali che ciascun cittadino ha diritto di avere e godere. Abbiamo preso veramente la sfida creando una cabina di regia, un comitato tecnico-scientifico costituito da 61 professori che sono il top del diritto costituzionale, del diritto amministrativo, dell’economia, del diritto internazionale perché qualcuno dicesse quali fossero i diritti civili e sociali e successivamente si potesse stabilire il costo e il fabbisogno standard.

A margine della conferenza del ministro Calderoli c'è stata una protesta. I contestatori sostengono al contrario che l'autonomia differenziata 'spaccherà il paese'. 

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