"La proposta di legge sull’Autonomia differenziata continua ad essere percepita come una iattura per l’intero sud. Questa proposta è stata bocciata non solo dagli amministratori locali del Sud, ma anche dai vescovi, che ne percepiscono gli effetti dannosi e pericolosi. Si rischia di compromettere l'unità nazionale. Le recenti dichiarazioni del ministro Salvini sul cantiere della Ss 106 a Villapiana, in cui ha attaccato i vescovi calabresi per le loro critiche all’autonomia differenziata, non sono solo inappropriate, ma anche fuorvianti. I vescovi, infatti, hanno studiato approfonditamente la riforma insieme a esperti costituzionalisti e docenti universitari, giungendo alla conclusione che essa rappresenta una minaccia per i diritti essenziali del Sud, che già soffre di servizi inferiori rispetto al resto del Paese. Il ministro leghista se ne faccia una ragione: il meridione non vuole la sua Autonomia Differenziata".
Il consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo, ribadisce la sua forte contrarietà al progetto di autonomia differenziata promosso dalla Lega guidata da Matteo Salvini.
"È chiaro che l’autonomia differenziata, così come proposta, rischia di aggravare ulteriormente le disuguaglianze territoriali, isolando ancora di più il Sud e compromettendo la coesione sociale del nostro Paese. Come amministratore locale, mi unisco alle voci dei vescovi e degli altri colleghi amministratori- a partire dal sindaco Nicola Fiorita- nel respingere questo progetto. Sarebbe auspicabile che il Governo ascolti le preoccupazioni espresse e lavori per soluzioni che garantiscano equità e giustizia sociale per tutte le regioni italiane”.
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