Autonomia Differenziata, il richiamo di Azione ai partiti: "Serve atto di responsabilità"

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  14 giugno 2024 16:00

È arrivato il momento che tutta la Politica regionale, unita, attivi azioni di protesta civile ed istituzionale per contrastare lo sciagurato piano dell’Autonomia Differenziata. Continuiamo ad esprimere ferma e severa condanna contro il provvedimento legislativo promosso dal Governo Meloni con una forte trazione leghista, secessionista e discriminatoria nei confronti dei territori italiani che vivono difficoltà sociali e strutturali.

È quanto dichiarano il Segretario e il Presidente di Azione Calabria, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano che di recente, nel loro ruolo di Consiglieri Regionali, si sono fatti promotori di una mozione all'Assemblea regionale di Palazzo Campanella per tentare di far riflettere il Governo Nazionale sulle gravi conseguenze di questa scelta scialba e sciagurata, che rischia di mettere in ginocchio non solo le regioni del Sud, ma l'intero Paese.

Azione Calabria chiede un impegno concreto a tutti i partiti, che dopo tante parole non sono ancora riusciti a mettere in campo alcuna iniziativa decisa e forte di protesta e contrasto contro questo sciagurato piano di differenziazione tra le regioni italiane.

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Questa Legge mira a decentralizzare il potere decisionale dello Stato attribuendo alle regioni a statuto ordinario forme di autonomia su 23 materie, come previsto dall'articolo 116 della Costituzione. «Una nuova normativa – sottolineano De Nisi e Graziano - che trova il suo peccato originale nella scellerata riforma del Titolo Quinto della Costituzione, permettendo oggi al Ministro per i Rapporti con le Regioni, Roberto Calderoli, di proporre questo demenziale disegno di legge». Le materie coinvolte includono Salute, Istruzione, Ambiente, Energia e altri settori definiti.

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Tuttavia, è evidente che l'interesse principale di chi ha proposto questo nuovo quadro normativo si concentra sull'articolo 5 del DDL Autonomia Differenziata, relativo al trasferimento delle risorse erariali dello Stato alle Regioni, e non su una migliore gestione delle competenze. «Questo – precisano il Segretario e il Presidente di Azione Calabria - rappresenta un vero e proprio saccheggio di risorse pubbliche, un progetto mal concepito che, se portato avanti, porterà la tensione nelle strade una volta che si percepiranno i suoi effetti nefasti. Del resto le prime avvisaglie le stiamo avendo in questi giorni nelle aule del Parlamento, come dimostra il deprecabile tafferuglio che si è verificato alla Camera dei Deputati proprio durante la discussione su questo provvedimento. Un gesto gravissimo – concludono Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano - che stende un velo di vergogna sull'Italia e dimostra la mancanza di serietà e rispetto verso i cittadini e la nazione».

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