"Anni fa, il Ministro Calderoli si propose come commissario plenipotenziario deciso a risolvere tutto " GHE PENSI MI", ne faremo una Svizzera, anzi il cantone calabro. Però in Calabria non venne mai. Si riferiva al problema forestazione, oggi Calabria verde. E poiché, oggi, Il Presidente Della Giunta Regionale Unitamente All’Assessore Gallo hanno deciso di porre fine a questa giungla, mettendo i conti a posto per rilanciare il settore, che fa il Buon Calderoli? Impugna la legge Regionale". Lo scrive in una nota Antonio Talarico, ex Consigliere Comunale Catanzaro ed ex coordinatore della Margherita.
"È evidente che la presa di posizione Del Ministro, non riguarda il provvedimento da poco approvato, ma, il cercare di mettere in difficoltà Occhiuto per il “NO MONEY, NO PARTY “. Ebbene, qualche tempo fa, in occasione della discussione al Senato sull’autonomia differenziata, commentando l’intervento del Senatore Mario Occhiuto, mi ero permesso di metterlo in guardia sul provvedimento in discussione, ricordandogli che i Leghisti rimangono Leghisti e che il loro motto fondativi era FORZA ETNA. Alla luce di tutto ciò, mi domando: è mai possibile che anche dinanzi a tali atteggiamenti, la classe politica Calabrese, quella leghista in particolare, non ha nulla di cui lamentarsi? Possibile che ad un provvedimento di risanamento e di rilancio tanto importante, possano anteporre gli interessi di parte? Farebbe bene il Governatore a trarne le dovute considerazioni e conseguenze. Come? Invitando il GHE PENSI MI di allora a fare ora ciò che promise di fare allora. Ne vedremmo delle belle!"
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