Autonomia differenziata, l'ex ministro Barbare Lezzi (M5S): "Abbiamo fermato il progetto di alcuni governatori del Nord"

«Dicendo no all’autonomia differenziata, il Movimento 5 Stelle ha fermato un progetto di alcuni governatori del Nord che avevano in programma di accaparrarsi di risorse per i propri territori, trascurando il resto del Paese. Come Movimento 5 Stelle, invece, abbiamo l’idea di abbattere il divario tra nord e sud, riducendo le differenze territoriali. Una riforma, quella dell’autonomia differenziata voluta dalla Lega di Salvini, che aveva inteso il nord come unica e vera locomotiva d’Italia, lasciando indietro il sud».

Lo ha detto l’ex ministro per il Sud del Movimento 5 Stelle, Barbara Lezzi, incontrando candidati ed elettori in un appuntamento dal titolo “l’autonomia differenziata, le infrastrutture ed i trasporti in Calabria”, allestito nella Casa delle Culture del Palazzo della Provincia. Con Barbara Lezzi anche la senatrice catanzarese Bianca Laura Granato.

Sul tema delle infrastrutture – ha aggiunto – «credo che i pochi mesi di governo rosso-giallo, non possano darci  una risposta su quello che si sta facendo. Mi auguro che si proceda nel solco di quello fatto con Toninelli nel Conte 1. Lo sblocca cantieri, anche se in minima parte, sta già facendo vedere qualcosa in più rispetto a quanto fatto negli anni passati. Il progetto Gioia Tauro, per esempio, è stato rilanciato dal governo Conte 1. Personalmente avevo pensato ad un progetto di respiro europeo attraverso i fondi strutturali per collegare Gioia Tauro, con l’alta velocità, città come Taranto e Salerno. In definitiva, c’è la necessità di iniziare a guardare in un’ottica strategica lo sviluppo delle nostre regioni».

Sul candidato alla presidenza della regione, la senatrice Bianca Laura Granato ha commentato come si sia puntati  su un candidato valido che, se messo nelle condizioni, saprà rilanciare la regione.

Al termine degli interventi, spazio alle considerazioni ed alle proposte arrivate dal pubblico presente. Una su tutte quella di dare vita ad una scuola di formazione politica per formare e preparare i giovani ad un impegno attivo nelle istituzioni. 

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