Autonomia differenziata, Volt Calabria: "L'avevamo previsto ma non ci fu riscontro dalla politica"

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images Autonomia differenziata, Volt Calabria: "L'avevamo previsto ma non ci fu riscontro dalla politica"
Gaetano Reina, Co-Lead Volt Calabria
  03 febbraio 2023 13:38

Qualche tempo fa, quando partecipai all’incontro al comune tenuto dall’ANPI e dalla CGIL, feci un intervento dal pubblico che si rivelo` quasi una premonizione: “L’autonomia differenziata di Calderoli si fara`”. In quell’intervento, alla quale mi dispiace che il consigliere Donato non abbia assistito, avrei avuto piacere ad avere una sua opinione, motivavo anche il perche´ di questa mia frase quasi profetica, che in realta` per chi e` un minimo addentro il mondo della politica di profetico non aveva nulla.

Lo riferisce in una nota Gaetano Reina, Co-Lead di Volt Calabria.

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Le mie motivazioni erano le seguenti: La Lega ha sempre avuto cara questa battaglia, sin dalla sua fondazione; Salvini doveva fare i conti con una Lega tornata all’8% alle ultime elezioni, con gia` due tentativi di “golpe” miracolosamente scampati e con Zaia con il fiato sul collo per le prossime elezioni interne del partito; Il principale partito dell’opposizione, ovvero il PD, impegnato nelle sue solite elucubrazioni interne per l’elezione del nuovo segretario e con Bonaccini con una sua idea di autonomia differenziata; Fratelli d’Italia che nonostante di base fosse contraria ad una manovra del genere, ha nel suo programma il Presidenzialismo, caro a Forza Italia, ma non alla Lega che quindi aveva pertanto la possibilita` di bloccare tale riforma; Le elezioni in Lombardia, con i Fontana e Moratti che stanno usando questa carta per le loro campagne elettorali, mentre Majorino si dice contrario; Il presidente della Regione Occhiuto che spacca, cercando di non fare pero` troppo rumore, il gruppo compatto delle regioni del sud contrarie a questa riforma.

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Insomma c’erano tutta una serie di segnali, che sicuramente i piu` attenti avranno colto, che inevitabilmente portavano ad una ed una soluzione: l’approvazione del disegno di legge Calderoli in Consiglio dei Ministri.

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Al termine di quel mio commento aggiungevo e suggerivo, forse peccando di saccenza ma poco importa ormai, ai due Consiglieri Regionali, Mammoliti e Lo Schiavo, di preparare un piano di emergenza qualora la riforma fosse stata approvata. Premesso che non sono a conoscenza di eventuali piani di sviluppo super innovativi e futuristici del Presidente della Regione Occhiuto o di altri consiglieri, credo che ci stiamo avviando verso un baratro dalla quale difficilmente riusciremmo a risalire.

E badate bene, non voglio fomentare ancora la retorica del Nord contro Sud, sono sempre stato un sostenitore dell’Unita` d’Italia (e d’Europa) e ho sempre ritenuto tali polemiche sterili e francamente inutili, di persone che sono rimaste a vivere in un passato, che leggendo libri di storia super partes, non era certo florido per tutti come si dipinge.

Per chi ancora non avesse compreso quali sono le riforme che prevedera` questo disegno di legge, provo a riassumerle brevemente:

A. RiformadeiLivelliEssenzialidiPrestazioni.
le regioni potranno formulare un’intesa anche senza il decreto del presidente del Consiglio che dovrebbe stabilire l’entita` dei Lep, distribuendo cosi` i finanziamenti in base alla spesa storica della regione, dove ovviamente le regioni del Nord hanno una spesa storica molto piu` alta. Vorrei giusto ricordare che la Calabria e` l’ultima regione d’Europa sotto questo punto di vista.

B. RiformadellaScuolasubaseregionale.
I LEP infatti definiscono anche in parte le risorse per la scuola. Riporto le parole del presidente dello SVIMEZ, Luigi Bianchi: “la definizione dei Lep si attende da “oltre venti anni” e fino a oggi hanno “cristallizzato i divari di servizi nel nostro paese [...] Un vero processo separatista” in cui si avrebbero “programmi diversi a livello regionale, sistemi di reclutamento territoriale e funzionamenti differenziati”.

C’e` una cosa che ritengo positiva in questo disegno di legge, ovvero che mettera` in chiaro le responsabilita` dei decisori e dei politici locali (intensi come i vari presidenti di regione) e li mettera` di fronte alle loro scelte.
I LEP, una volta definiti infatti, avranno una durata di 10 anni e prima dello scadere degli stessi non potranno essere ricontrattati.

Se da un lato questo mi rende felice perche` ci saranno delle responsabilita` piu` chiare e forse finira` la storia del “E` colpa delle amministrazioni precedenti”, dall’altro mi rattrista perche´ una volta fatte le scelte sbagliate, saranno sbagliate per 10 anni.

Ma immagino che questo sara` utile anche agli elettori, che inevitabilmente si troveranno davanti alle loro scelte in sede di cabina elettorale. Tocchera` poi ai politici regionali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, spiegare il perche` di questa manovra.

Io rimango disponibile per un dialogo costruttivo sulla questione, da parte di chiunque voglia approfondirlo.

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