Avam-Aza e Cirpes, Gallo: "Due progetti finalizzati al ripopolamento e alla rigenerazione della fauna ittica"

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images Avam-Aza e Cirpes, Gallo: "Due progetti finalizzati al ripopolamento e alla rigenerazione della fauna ittica"

  02 agosto 2023 16:10

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Due progetti con approccio di natura scientifica ed entrambi tesi al ripopolamento e per altro verso per capire quali possono essere gli orizzonti di un’altra attività rigenerativa per il settore pesca che può essere l’acquacoltura. Due azioni che stiamo conducendo con l’Unical e l’Università di Napoli finalizzate all’aumento della produzione e per comprendere come questa produzione può essere guidata dal metodo scientifico”.

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Ad affermarlo è l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, nella conferenza stampa mattutina nella sede della cittadella regionale indetta per la presentazione delle linee di ricerca e per l’attuazione dei progetti relativi alle misure Po Feamp 2014/2020 sul ripristino e la tutela della biodiversità marina e l'individuazione preliminare di aree a vocazione per impianti di acquacoltura marina (Aza).

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“L’innovazione è importante anche nel settore della pesca e l’utilizzazione degli studi scientifici penso sia fondamentale per la conoscenza dei nostri mari”. 

E poi ricorda che “l’esplorazione di un altro settore proprio mentre l’Europa riduce le giornate di pesca credo che sia fondamentale per una regione che possiede 800 chilometri di costa e che ha subito la crisi a causa del caro energia. Stiamo sostenendo con un bando tutte le imprese di pesca della nostra regione erogando circa 5 milioni di euro”.

Sulla vicenda della modifica consorzi di bonifica Gallo spiega che “ci aspettiamo l’approvazione in Aula. Il testo di legge è mio e del presidente e speriamo ci possa essere una valutazione positiva. È un testo che tende a riformare e rilanciare un settore strategico delle bonifiche nevralgico per un’agricoltura che vuole crescere. Chi avrà acqua a diposizione ne prossimi anni a avrà il futuro a disposizione. Chiediamo un patto sociale che coinvolga agricoltori come fruitori di servizi, consorzi di bonifica come enti, consorzio unico e i dipendenti dei consorzi di bonifica che dovranno ad essere pagati mese per mese e appartenere ad un sistema virtuoso. 

Poi dice: “11 consorzi hanno determinato problematiche sotto gli occhi di tutti, non ci sono consorzi virtuosi e in regola con i pagamenti ai dipendenti. Siamo intervenuti con una riforma immediata che avremo voluto fare a settembre perchè moltissimi enti sono impossibilitati a ricevere da noi i contributi. Sul numero dei consorzi penso che non sia il nodo centrale ma ci saranno 11 comprensori come quelli attuali che avranno rappresentatività sui territori”.

E ancora: “Saranno salvaguardati i dipendenti nel settore bonifica e nessuno andrà a casa, ma credo che per le organizzazioni professionali agricole non c’è mai c’è stato uno sforzo così grande perché c’è un impegno forte per un rilancio dell’agricoltura e degli agricoltori.

Si tratta di una norma, quella del consorzio unico, determinata dalla necessità di controllare assunzioni, e bilanci e regimi delle spese. Non diamo pagelle agli attuali consorzi ma il sistema non è stato nelle condizioni di funzionare. C’è disponibilità totale sul testo ma rispetto ad alcuni capisaldi c’è meno margine di trattativa”. 

Dal canto suo Franco Ruperto, ordinario dell’Università di Napoli Federico II e presidente del consiglio d’amministrazione dell’Istituto zooprofilattico di Portici, istituto biregionale e Calabria e Campania di cui rappresenta la Calabria spiega: “La mia unità di ricerca s’interessa dell’aspetto microbiologico del progetto. Andiamo alla ricerca di un patogeno emergente, un germe presente nelle ostriche e soprattutto nelle cozze e nelle acque marine e lo colleghiamo alla sicurezza alimentare e alla salute umana”.

Mentre, Emilio Sperone, associato di Zoologia all’Università della Calabria afferma: Il progetto AVAM-AZA, “Aree a vocazione per impianti di acquacoltura marina - Aza”, vuole condurre un’indagine preliminare lungo le coste della regione Calabria per fornire il punto di partenza per l’individuazione delle aree che potrebbero essere sede di impianti di acquacoltura marina (piscicoltura e molluschicoltura) e, quindi, rientrare nell’elenco delle AZA (zone marine assegnate per l’acquacoltura) regionali.

Il secondo, in acronimo CIRPES, creazione di isole di ripopolamento per la pesca sostenibile lungo le coste dell’alto tirreno cosentino, “mira alla messa in posa di barriere sia per il ripopolamento per la fauna ittica per la piccola pesca e fungerà da dissuasore per lo strascico illegale lungo la costa”.

Grazie ai fondi di questi progetti “stiamo acquisendo strumenti per le analisi degli ambienti grazie al Rov che ci aiuterà per lo studio della fauna ittica e per le analisi ecologiche, ecotossicologiche e microbiologiche. Le zone sperimentali sono entrambi lungo il tirreno cosentino di fronte al comune di San Lucido e Diamante”.

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