Avvisi per il reclutamento di medici del 118, il Tar dà ragione all'Asp di Catanzaro

Gli avvisi per il reclutamento di medici del servizio emergenza urgenza dell'Asp di Catanzaro erano legittimi. Lo ha stabilito il Tar Calabria respingendo il ricorso di una ventina di medici convenzionati del 118. Questa partita 'amministrativa' rientra, lateralmente, nel caldo dossier dello scontro fra l'Asp di Catanzaro e medici del 118 deflagrato a seguito del taglio (e del recupero) delle indennità aggiuntive, su cui invece (il giudice ordinario) aveva dato ragione ai dirigenti medici. Questa è invece un'altra storia. 

Le tre procedure impugnate risalgono ai primi mesi del 2021. Nel primo caso l'Asp intendeva reclutare personale a tempo determinato, nel secondo l'avviso tendeva ad assumere tre dirigenti medici nel terzo era stata attivata la mobilità volontaria. Anzitutto, per i giudici amministrativi le procedure attivate dall'Asp "possono coesistere, in termini astratti, con l’attivazione della peculiare procedura di stabilizzazione di cui all’art. 8, comma 1 bis, D.Lgs. n. 502 del 1997 per i medici convenzionati". Inoltre, sempre leggendo il dispositivo  "la scelta di indire tali procedure concorsuali non appaia in alcun modo discriminatoria nei confronti dei medici convenzionati, in quanto l’A.S.P., al fine di colmare la carenza di organico
registrata nel Settore d’Emergenza". Infondato anche il terzo motivo di doglianza in quanto "il requisito del possesso del titolo di specializzazione (inserito in un avviso, ndr) non può essere ritenuto illegittimo, in quanto esso è conforme a quanto espressamente previsto per le ordinarie selezioni pubbliche
relative al reclutamento di personale con il profilo professionale di Dirigenze Medico del SSN".

I ricorrenti sono stati condannati al pagamento, in solido, delle spese di lite per un ammontare di 4 mila euro. L'Asp è stata rappresentata e difesa dagli avvocati Maria Lorusso e Anna Muraca. (g.r.)

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