Avvocati, si vota: venerdì e sabato si rinnova il Consiglio dell'ordine di Catanzaro

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La Corte d' Appello di Catanzaro
  07 luglio 2019 19:21

 

di TERESA ALOI ed EDOARDO CORASANITI

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E' tempo di elezioni al Consiglio dell'ordine degli avvocati di Catanzaro.  I giorni per il rinnovo delle cariche sono fissati per il 12 e 13 luglio.  Quando è l'1 luglio e l'orologio scocca mezzogiorno in punto, si leggono 41 candidati che si daranno battaglia alle urne per soli 15 posti. Dieci le preferenze che si possono esprimere. 
La partita è piuttosto sentita in via Argento e la campagna elettorale è ormai nel vivo, anche perché in ballo c'è pure la presidenza del Consiglio.
Abbiamo ascoltato le loro voci, il loro pensiero, il loro modo di vedere l'avvocatura. In ventiquattro hanno sintetizzato la ragioni della loro candidatura.

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Andrea Gareri : Ho sempre cercato di migliorare la classe forense”; Alessandro Palasciano:  "Per continuare a lottare per il rispetto della categoria”; Giacomo Carbone: " “Mi candido per spirito di servizio”;


Massimo Gimigliano : “Spero di essere il traid d’union  qualificato tra il mondo dell’Avvocatura e  le Istituzioni”.

Rossana Greco: "“Avvocato dal 2002, attualmente Presidente della Camera Minorile di Cz, con esperienza nel diritto dei minori e della famiglia , intendo portare in Consiglio dell’Ordine , il mio contributo al servizio di tutta la categoria”;


Felice Foresta: “Ritengo che ognuno di noi, in qualunque vicenda personale e professionale si cimenti, abbia una responsabilità per così dire “sociale”. Mi piace immaginare, allora, che il modo più avvincente e completo sia quello di declinarla mettendosi al servizio degli altri. Così come la professione di Avvocato, del resto, pretenderebbe.”

 

Luciano Giacobbe: “Lavorare insieme per affrontare al meglio le problematiche della nostra professione e recuperare il ruolo sociale dell’Avvocatura”;

Vitaliano Leone: "“Fatti concreti";

Andrea Ferrara: “Mettere a disposizione della classe forense il mio impegno e la mia esperienza”;



Pasquale Romeo: “L’Avvocato, il Diritto, la Giustizia”;

Maurizio Barberio: "“Difendere l’Avvocatura intesa come servizio”;

Vincenzo Savaro: "In questo momento particolarmente difficile per l'avvocatura, difronte al tentativo di ridimensionarne la funzione e di renderla sempre più marginale ed ossequiosa ai poteri economici e politici, ciascuno di noi è chiamato a dare il suo contributo. La continua compressione, da un lato, del diritto di difesa e , dall'altro, della stessa possibilità di accesso alla giustizia per i cittadini, ci impongono come categoria un sussulto di orgoglio. Difendere l"Avvocatura significa difendere la libertà e la democrazia di uno stato".