“E dunque dopo 17 mesi di gestione caotica ed inadeguata, basti rammentare il giudizio e la sfiducia del Rettore dell’Università “Magna Graecia”, l’era Giuliano alla guida dell’Azienda “Mater Domini” si è conclusa con il pieno ritorno all’ASP di Vibo Valentia. Soprattutto non è cambiato in questi mesi, a fronte delle responsabilità ed abnegazione nella fase di emergenza per la lotta al Covid-19, il comportamento del Commissario nei confronti della dirigenza medica e sanitaria al fine di compensare le condizioni di particolare disagio e l’intensità dell’impegno professionale profuso”. Lo scrivono in una nota CISL MEDICI, AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, FASSID-SINAFO.
“Rimangono, infatti, ancora inattuati l’applicazione degli istituti contrattuali alla dirigenza ed in particolare l’attribuzione del trattamento accessorio 2019, malgrado siano stati perfezionati e sottoscritti gli accordi decentrati, sia stata definita la valutazione dell’Organismo Indipendente di Valutazione e sia stato precisato il parere sostanzialmente favorevole del Collegio Sindacale con il verbale del 18.03.2022. In questi ultimi giorni, dopo mesi di discussioni e contestazioni, la delibera di liquidazione dei compensi, dopo essere passata positivamente al vaglio del Direttore U. O. C. Programmazione e Controllo, del dirigente della Ragioneria, del direttore Amministrativo e del Sanitario, è stata bloccata ancora una volta dal Commissario Giuliano”, scrivono i sindacati.
“Il Commissario ha voluto farsi beffe del personale dirigenziale e delle relazioni sindacali poiché non ha inteso assumere la responsabilità di sottoscrivere la delibera, attuando un comportamento dilatorio con richieste di chiarimenti, fino alla completa partenza per l’ASP di Vibo? Una cosa è certa. Nei cinque anni di gestione nelle Aziende Sanitarie, in primis all’ASP di Catanzaro, poi all’azienda Mater Domini, all’ASP di Vibo e nuovamente all’Azienda Mater Domini, il Commissario Giuliano non ha mai rispettato le legittime aspettative dei dirigenti sull’attribuzione delle premialità previste contrattualmente, come se la loro attività sia ininfluente sulla performance delle strutture. Condotta che all’apparenza sembrerebbe legata alla intransigenza per l’applicazione delle regole ma che poi si scontra su palesi contraddizioni e violazioni normative, come per la contrattazione 2020 sottoscritta dal Giuliano e solamente da due sigle sindacali, CGIL FP e UIL FP, che non ha avuto il parere favorevole del Collegio Sindacale. E’ inaccettabile il comportamento di un Commissario che invece di garantire serenità alla dirigenza medica e sanitaria rimane indifferente ai loro diritti ed alle prerogative delle relazioni sindacali, provocando un palese clima di conflittualità. Quindi, nessuna “svolta epocale” aziendale è stata attuata dal Commissario Giuliano, come strombazzato alcuni mesi or sono sulla stampa grazie al fiancheggiamento delle due sigle sindacali minoritarie. Per tali ragioni CISL MEDICI, AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, FASSID-SINAFO, che si rivolgeranno all’autorità giudiziaria, chiedono un intervento del Presidente/Commissario On. Occhiuto. Non si può continuare ad assistere a comportamenti in violazione di norme e regolamenti da parte di Commissari, come il Giuliano, inaffidabili ed irrispettosi dei diritti del personale” concludono le sigle.
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