La firma del protocollo d'intesa fra Regione e Università Magna Graecia rappresenta un momento di riscatto per Catanzaro e per la Calabria. Dopo due decenni di ripensamenti e fallimenti si realizzerà finalmente l'integrazione fra gli ospedali Pugliese-Ciaccio e Mater Domini.
Un risultato reso possibile grazie al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che con determinazione e concretezza ha fatto approvare in Aula la legge con cui si è tracciato il percorso per l'istituzione dell'Azienda unica 'Dulbecco'. L'occasione per la sanità del Capoluogo e dell'intera regione è epocale. Con 855 posti letto la 'Dulbecco' diventa una delle aziende ospedaliero universitarie più grandi d'Italia.
La creazione di un nuovo pronto soccorso a Germaneto, nuovi reparti nell'area pediatrica e la possibilità di attivare un IRCCS per la medicina di precisione sono ideali prospettive di sviluppo dell'offerta sanitaria e di ricerca a cui si aggiunge il rafforzamento delle scuole di specializzazione e della Facoltà di Medicina a Catanzaro. A proposito, proprio pochi giorni fa il ministero dell'università ha riconosciuto all'ateneo catanzarese 28 posti in più (25 UE e 3 extra UE) rispetto all'anno accademico precedente. A dimostrazione dell'inutilità di tante chiacchiere delle settimane precedenti incentrate su presunti rischi legati al corso di laurea all'Unical di Cosenza. I numeri hanno dimostrato altro. Siamo ben consapevoli che la firma odierna del protocollo d'intesa rappresenti un nuovo punto di partenza e non certo di arrivo.
Adesso sta alla maturità degli operatori del Pugliese e della Mater Domini, sotto la guida di manager capaci, realizzare in concreto l'integrazione che tenga sì conto delle rispettive specificità e competenze ma che abbia come obiettivo primario quello di dare risposte ai pazienti. Su questo non possono esserci divisioni. Il centrodestra alla guida della Regione consegna a Catanzaro lo scettro di città della Buona Salute e della Ricerca Scientifica.
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