Il sindaco Sergio Abramo commenta l'approvazione delle leggi sulla sanità da parte del Consiglio regionale. Azienda zero, che accorperà funzioni, e la fusione per incorporazione degli ospedali di Catanzaro.
“In appena cinquanta giorni al governo della Regione il presidente Roberto Occhiuto ha dimostrato cosa significa possedere una visione forte e piena dello sviluppo della Calabria. Fatti concreti, atti sicuri, una decisa accelerazione della macchina amministrativa: non si poteva fare meglio.
La bella intuizione che porta alla nascita di Azienda zero, finalizzata ad accentrare e razionalizzare un comparto essenziale, ma finora gravato da problemi a non finire, che è quello della Sanità, è solo l’ultima di una già lunga serie di azioni importanti.
Nell’elenco vanno inseriti il blocco dei pignoramenti nei confronti delle aziende ospedaliere e sanitarie, che ha una valenza centrale; la nomina a commissario alla Sanità, che dopo oltre un decennio è tornata alla gestione dei calabresi e segnala quanto sia ascoltato a Roma lo stesso presidente; la gestione dei progetti e dei fondi del Pnrr; la riorganizzazione dell’apparato burocratico della Regione; l’esternalizzazione delle procedure di assunzione per una massima trasparenza; la dimostrazione di competenza e affidabilità manageriale che ha dato permettendo che la maggioranza delle quote di Sacal ritorni in mano pubblica.
Capisco che la politica ha i suoi riti e che l’opposizione faccia l’opposizione, ma forse dovrebbe aspettare un paio d’anni – non cinquanta giorni – prima di giudicarlo. Tanto saranno i fatti a spazzare via le critiche gratuite.
Da catanzarese, inoltre, non posso non sottolineare il grande segnale di attenzione nei confronti della città con la legge che il Consiglio regionale ha varato per raggiungere – finalmente – il traguardo dell’integrazione fra l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e quella ospedaliero-universitaria “Mater Domini”. Non avevo dubbi che il presidente di Palazzo Campanella, Filippo Mancuso, si sarebbe mosso in tal senso.
La fusione tramite incorporazione fra i due presidi sanitari del capoluogo calabrese era un passaggio fondamentale che supera gli aspetti che avevano indotto il governo nazionale a impugnare la legge precedente. Ma sono soddisfatto anche perché con questa legge vengono fissati tempi certi – un anno – per la firma del protocollo d’intesa fra il commissario alla Sanità e l’Università Magna Graecia, che sancirà a tutti gli effetti l’attuazione della fusione e, di conseguenza, la nascita dell’azienda unica. In questo modo verrà razionalizzato il comparto sanitario di Catanzaro, saranno abbattuti gli sprechi ed eliminati i doppioni, si creerà una struttura più efficace e funzionale alla gestione del sistema-salute, si valorizzeranno al meglio le professionalità degli ospedali e dell’università. Soprattutto, saranno blindate la Facoltà di Medicina del nostro Ateneo, l’unica della Calabria, e le sue Scuole di specializzazione medica. Al governatore Occhiuto, al presidente del Consiglio Mancuso, ai consiglieri regionali che hanno approvato la legge va un sincero ringraziamento a nome di tutta la città e un invito a vigilare perché questo sogno dell’azienda unica diventi realtà una volta per tutte”.
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