di PAOLO CRISTOFARO
Una disputa tra farmacie del Comune di Badolato (CZ) è finita al Tar. La ricorrente, la dottoressa Carla Ceccotti, titolare di una farmacia nel centro storico, aveva richiesto all'Ente comunale il trasferimento della farmacia nella frazione marina, dove insiste un'altra attività uguale, del dott. Pasquale Carella. Il Comune di Badolato ha riperimetrato le zone di competenza delle farmacie limitando quella intestata dalla ricorrente al territorio comunale, ma ancora con eccezione della frazione marina, nonostante gli abitanti del centro siano 341 e della marina 2633. Il Tar ha accolto il ricorso, sospendendo gli atti del Comune e dando ragione alla ricorrente, difesa dall'avvocato Alfredo Gualtieri.
"La ricorrente aveva lamentato l’irragionevolezza dell’azione amministrativa e l’omessa considerazione, in seno alla riperimetrazione delle farmacie operata dal Comune, della differente popolazione di Badolato Superiore rispetto a Badolato Marina", scrive il Tribunale, aggiungendo che "nel merito, il ricorso è fondato, ravvisandosi l’eccesso di potere insito nell’irragionevolezza della riperimetrazione delle zone farmaceutiche operata con la delibera", dato che, oltretutto, "la liberalizzazione delle farmacie, attuata con il citato d.l. 1/2012, non comporta che il Comune effettui la pianificazione territoriale dando priorità alle zone meno popolate, ma che realizzi l’obiettivo di assicurare un’equa distribuzione sul territorio".
"Il potenziamento turistico di un’area del territorio comunale non assurge a criterio direttivo dell’allocazione dell’offerta farmaceutica, in quanto non contemplato dall’art. 2 l. 475/1968. Inoltre, per le ragioni innanzi esposte, la finalità di assicurare il raggiungimento del servizio farmaceutico da parte dei cittadini residenti nello svantaggiato centro storico non è criterio esclusivo né prevalente della pianificazione comunale", continua la sentenza (presidente: Nicola Durante; estensore: Martina Arrivi). Il Tribunale indica al Comune di operare un nuovo apprezzamento degli elementi istruttori, che - nella prospettiva della riperimetrazione del territorio - tenga nella dovuta considerazione la radicale e diversa allocazione della popolazione residente".
In giudizio si erano costituiti, a sostegno del Comune, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, Pasquale Carella e Federfarma.
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