Il 2 marzo un uomo originario di Badolato è stato arrestato in flagranza per il reato di furto aggravato da parte dei Carabinieri di Badolato, coadiuvati dai Carabinieri Forestale di Davoli ed è stato ristretto in regime di arresti domiciliari, perché sorpreso mentre trasportava con un autocarro in un’area privata - ove era in corso l’attività estrattiva di inerti del tipo sabbioso, in zona sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico - almeno 15 metri cubi di materiale inerte del tipo sabbioso, prelevato nella fascia di rispetto del torrente Vodà nel Comune di Badolato.
L’ipotesi è che l’uomo abbia asportato complessivamente circa 60 metri cubi del suddetto materiale.
Tra l’altro, l’area oggetto dell’attività di scavo era stata già sottoposta a sequestro penale da personale dei Carabinieri Forestale di Davoli il precedente 24 gennaio scorso. Pertanto l’uomo è stato deferito in stato di libertà anche per i reati di violazione dei sigilli, danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, violazione di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro nonché per le violazioni previste dal testo unico in materia edilizia e dal codice dei beni culturali e del paesaggio, essendo stati eseguiti lavori su aree tutelate per legge ed in assenza di permessi.
La superficie di estrazione, i mezzi da lavoro e la refurtiva sono stati sequestrati. Il Gip presso il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto e disposto la misura degli arresti domiciliari. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari
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