Pensionamento anticipato per “inidoneità psico-fisica assoluta al servizio”: è accaduto a Maria Carmela Gioffrè, un’insegnante di scuola media di Bagnara Calabra in servizio in un istituto comprensivo. Il 16 marzo scorso, dopo una visita dell’apposita commissione, alla donna è stato comunicato il prepensionamento a causa della sclerosi multipla di cui soffre. Una decisione contestata dall'interessata e sostenuta anche dalla Onlus “Vorreiprendereiltreno”.
Il dirigente scolastico si dice "rammaricato ma impotente", evidenziando che “il rapporto di lavoro della docente è stato sottoposto a risoluzione per inidoneità psico-fisica assoluta al servizio”, dal momento che è stata accertata la “permanente inidoneità psicofisica assoluta al servizio del dipendente”. Dunque, lo stesso dirigente sostiene di avere dovuto prendere atto del referto stilato dalla Commissione medica di verifica di Catanzaro.
Molte le polemiche sorte dopo questa decisione. Gioffré ha evidenziato che il suo "è un lavoro di testa, di concetto, di rapporto personale, non di impegno fisico. Davanti alla decisione della Commissione - ha spiegato - sono rimasta senza parole e ho letto più volte prima di comprendere che non potevo più insegnare. Non ho paura di lavorare, le mie condizioni di salute - ha aggiunto l'insegnante in una lettera pubblicata su Facebook - sono invariate da quando nel 2004 ho iniziato a insegnare in questa scuola e, soprattutto, il mio lavoro e il rapporto con i ragazzi non hanno mai risentito della mia disabilità». Concetto ribadito all’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, intervenuta sul caso.
«Ho appreso dalla stampa e dai social - ha detto Minasi - di una vicenda umana che mi ha colpito particolarmente, come donna e nel mio ruolo di Assessore al welfare, che si occupa da vicino innanzitutto di disabilità e fragilità, e ho voluto telefonare alla diretta interessata per esprimerle la mia vicinanza».