"L’altro ieri mi trovavo presso la farmacia sita di fronte al Teatro Politeama, c.d. “fiore all’occhiello” di Catanzaro, quando sono stato avvicinato dalla guida di un folto gruppo di stranieri in visita a Catanzaro, che avevano raggiunto a bordo di un grande pullman con targa straniera “parcheggiato” sotto l’Istituto Industriale di Piazza Matteotti, i quali ammiravano il “Cavatore” dell’artista Giuseppe Rito, purtroppo neppure sfiorato dal caratteristico spruzzo d’acqua che di solito lo annaffia, rendendolo gradevole ed attraente a chi si sofferma per guardarlo o ammirarlo (come la fontana di Santa Caterina, posta nel larghetto della Questura di Catanzaro).
Tornando all’inizio del mio dire, di fronte al Politeama, la guida accompagnatrice dei turisti stranieri mi chiese dove gli stessi ospiti del nostro capoluogo di regione, potevano soddisfare i loro bisogni (fare la pipì, chiedo scusa mi è scappata, o altra necessità corporale). La guida dei turisti mi chiedeva se potevo indicargli un “bagno pubblico” perché i bar all’uopo interpellati avevano riferito di non poter soddisfare la loro richiesta a causa del gran numero di persone interessate che avrebbe richiesto, tra l’altro, molto tempo con grave intralcio per l’attività del loro piccolo esercizio!
La cosa mi preoccupò e mi incuriosì, sembrandomi molto strano che in un capoluogo di regione non ci fosse un bagno pubblico!
Ma le mie ricerche ebbero esito negativo: l’unico bagno pubblico ubicato davanti al Tribunale “Blasco” era riservato ai poveri militari che 24 ore su 24 sorvegliano il Tribunale!
Altra trovata della DDA di Catanzaro!
Mi sono così ricordato di aver letto giorni prima sul periodico “Domenica Giallorossa”, distribuito gratuitamente ai tifosi giallorossi, un articolo a firma dell’Ing. Claudio Ruga, che precisava che i cani e persino gli anziani indisposti utilizzano quotidianamente i giardinetti Nicholas Green per i loro bisogni, affermando che Catanzaro è l’unica città al mondo senza un bagno pubblico!
In effetti, i vari bagni pubblici e c.d. “orinatoi maschili”, molti anni fa erano distribuiti in tutti i quartieri cittadini oltre quelli al chiuso (davanti al Tribunale o su Corso Mazzini, discesa farmacia Leone, oggi anch’essi dismessi).
Ora, a Catanzaro, capoluogo regionale, non c’è nessun bagno pubblico!
E dire che ai tempi dell’Impero Romano l’Imperatore Vespasiano fece installare, in tutte le zone dell’antica Roma, orinatoi pubblici!
Ora, a distanza di migliaia di anni, a Catanzaro non ce n’è neppure uno! Ed allora, farebbe bene il Sindaco Fiorita - che ha l’ardire ed il coraggio di parlare di turismo internazionale in città – a colloquiare con il suo collega Falcomatà, Sindaco della città di Reggio Calabria.
In questi giorni, infatti, il dott. Falcomatà ha fatti riaprire tutti i bagni pubblici ed i servizi igienici di Reggio. Si tratta di numeri impressionanti (per i catanzaresi): otto bagni per gli uomini, cinque per le donne ed uno per i disabili sul Lungomare Falcomatà ed altri otto bagni per uomini, sei per donne ed uno per disabili.
A provvedere all’apertura ed alla pulizia dei servizi che saranno utilizzati gratuitamente per tutti, cittadini ed ospiti, sarà la società comunale Castor S.r.l., con un programma diversificato dalle ore 9:00 alle ore 24:00.
Ma noi abbiamo i giardinetti Nicholas Green per i nostri bisogni, che cosa vogliamo di più…?
Ma non è tutto!
Quanto prima mi occuperò di altri serissimi problemi che assillano la città.
Turisti? Neppure l’ombra! I catanzaresi e gli occasionali visitatori del capoluogo, professionisti impegnati nei vari uffici statali, provinciali e comunali (Prefettura, uffici finanziari, Corte dei Conti, Avvocatura Statale, TAR, Tribunale, Corte d’Appello, aula Bunker, carcere, Banca d’Italia, ecc.), hanno un altro tragico problema del parcheggio dell’autovettura!
A parte un garage in centro città, un altro vicino il Tribunale, sempre pieno, l’unico parcheggio è quello di Piazza Prefettura, spesso inibito ai cittadini per le innumerevoli dimostrazioni, sindacali o autonome, e addirittura dalla fantasia godereccia del Sindaco che occupa, in esclusiva, l’unico parcheggio pubblico per festeggiare il Carnevale di Pasqua! Poi ci sono le feste della Repubblica, gli scioperi dei sindacati e così via.
Ricordo, infine, che la struttura cittadina si sviluppa per una lunghezza di ben 25 km, praticamente tutti a senso unico, con le ovvie conseguenze gravemente negative per i commercianti (le chiusure quotidiane degli esercizi sono innumerevoli al pari delle procedure fallimentari che intasano l’Ufficio Giudiziario competente)".
Avv. Vittorio Colosimo
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