Balneari: Riccio, Concolino, Costa e Laudario: "I seguaci del sindaco non riescono a essere coerenti con sé stessi"

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Ombrelloni a Cassano allo Ionio
  16 gennaio 2024 10:37

 "Come al solito quando cogliamo Fiorita con le mani nella marmellata, cioè a dispiegare tutta la sua incapacità amministrativa producendo danni a Catanzaro e ai catanzaresi, spuntano i peones del sindaco che pensa già di essere in Parlamento assieme alla Schlein e qualche altro radical chic. Sulla vicenda balneari, le posizioni sono talmente ottuse che i seguaci del sindaco della fuffa non riescono nemmeno a essere coerenti con sé stessi".

Lo scrivono i consiglieri comunali Eugenio Riccio,  Lea Concolino,  Gianni Costa,  Manuel Laudadio.

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"E’ vero o non vero che il leader del consigliere Assisi, il consigliere regionale Antonello Talerico, qualche settimana addietro sosteneva esattamente la nostra posizione, cioè della proroga fino a dicembre 2024? È vero o non è vero che Giuseppe Conte, il leader grillino di Sergi, aveva concesso una proroga addirittura fino al 2033 per le concessioni demaniali marittime e adesso si scandalizza per quella a dicembre 2024? È vero o non vero che la sinistra, a cui fanno riferimento i prodi Buccolieri e Caviano, che è stata al governo per un decennio pur non vincendo le elezioni in Italia non ha mai applicato la direttiva Bolkestein e adesso propugna il credo turbo-liberista?"

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"È proprio vero: quando i radical chic per antonomasia hanno finito le cartucce sono mandate avanti le terze linee, pur a rischio di una figura barbina. Se i prestanome dello staff del sindaco definiscono la nostra battaglia strumentale, noi siamo orgogliosi di difendere le imprese catanzaresi, l’occupazione e la ragionevolezza nelle scelte della Pubblica Amministrazione. Abbiamo semplicemente detto una verità assoluta: in Italia, tutti i Comuni che hanno prorogato lo hanno fatto fino a dicembre 2024. Perché solo a Catanzaro non è così? E, soprattutto, abbiamo segnalato che sui balneari c’è una trattativa in corso fra Governo e Commissione che riguarderà i criteri dei bandi e gli eventuali indennizzi per gli uscenti. Perché, solo a Catanzaro, si vogliono fare le gare senza che siano stabiliti i parametri a livello nazionale esponendo l’Ente a potenziali ricorsi e paralizzando le attività propedeutiche alla preparazione della stagione estiva? Le truppe di Fiorita saprebbero rispondere a una domanda?"

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"Con la concessione provvisoria delineata nell’atto d’indirizzo è preservato lo ‘storico’ di quelle attività che hanno investito negli stabilimenti balneari se ancora non è stata stabilita una linea nazionale in tal senso? Siamo, infatti, ben contenti che la discussione sarà portata in Consiglio comunale, così vedremo se la maggioranza di Fiorita sarà pronta a rovinare famiglie catanzaresi che, per tanti anni, hanno stanziato risorse e creato lavoro sulla nostra costa. Loro da che parte stanno?"

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