Banca d'Italia, l'economia calabrese cresce dello 0.4%: in rallentamento rispetto ad anno precedente

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  14 novembre 2024 13:12

di MARCO VALLONE

Si è tenuta questa mattina, presso la Filiale di Catanzaro, la conferenza stampa in cui è stato presentato l'aggiornamento congiunturale sull'economia calabrese realizzato dalla Banca d'Italia. “Nel primo semestre registriamo una crescita dell'economia dello 0.4% - ha affermato il Direttore della Filiale del capoluogo di Regione, Marcello Malamisura -, in rallentamento rispetto all'anno precedente, anche se sostanzialmente in linea con il dato nazionale”.

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“Dal lato dell'offerta l'andamento dei settori evidenzia aspetti positivi nel comparto manifatturiero – ha commentato il Direttore Marcello Malamisura -, dove c'è stata una ripresa di attività. Mantiene l'andamento ancora positivo nel comparto delle costruzioni, dove il venir meno dei lavori nell'edilizia privata per il blocco del superbonus è stato, comunque, in parte compensato da una buona ripresa su tutto il comparto di opere pubbliche. Anche i servizi registrano un andamento ancora positivo, benché con qualche rallentamento e qualche difficoltà nel comparto del commercio. Su questo ha inciso l'andamento del reddito delle famiglie, che è cresciuto ma ancora non è riuscito a compensare il forte incremento inflattivo registrato nel 2021/2022. che ha comportato una forte erosione del potere d'acquisto delle famiglie”.

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Sotto il profilo dell'implementazione del PNRR in Calabria, il Direttore Marcello Malamisura ha evidenziato come, da parte della Banca d'Italia, siano stati “esaminati dei dati anche in collaborazione con l'associazione delle casse edili. Abbiamo registrato che in Calabria si sono avuti circa 1500 bandi per il PNRR, per quel che concerne le opere pubbliche. Parliamo di un valore di circa 1.5 miliardi di euro. Non registriamo ritardi particolari o, comunque, diversi rispetto a quanto si registra a livello nazionale. Relativamente ai bandi sulle opere pubbliche, per circa la metà si sono avviati già i lavori (il 52%, secondo i dati del report ndr.), e un 14% sono già giunti a conclusione. Sono delle percentuali comunque in linea con quanto registriamo a livello nazionale”. Per quel che concerne invece i dati relativi all'occupazione, il direttore Malamisura ha affermato che “l'occupazione cresce ancora. Anche quest'anno è cresciuta, anche se in misura più contenuta rispetto al resto del mezzogiorno. Cresce anche l'occupazione a tempo indeterminato, anche se si registra una lieve diminuzione della popolazione in età lavorativa”.

All'incontro con la stampa hanno partecipato, oltre al direttore Malamisura, anche i ricercatori che hanno curato il rapporto: nello specifico, si fa riferimento a Riziero Bruno, Antonio Covelli, Graziella Mendicino ed Iconio Garrì. I ricercatori hanno da parte loro esposto in modo più dettagliato quelli che sono gli andamenti relativi alle imprese, al mercato del lavoro, alle famiglie e al mercato del credito.

Sul piano dei redditi delle famiglie calabresi, nel report si segnala come l'incremento dell'occupazione abbia contributo a sostenerli. Secondo il documento i redditi sono “aumentati anche in termini reali grazie alla crescita contenuta dei prezzi. Ciononostante i consumi delle famiglie si sono leggermente ridotti, risentendo ancora dell'ampia perdita del potere d'acquisto accumulatasi nel biennio 2022-23; è rimasto elevato il ricorso al credito al consumo”. Inoltre si sottolinea come la dinamica del credito bancario al settore privato non finanziario sia divenuta lievemente negativa. “La contrazione ha interessato i finanziamenti alle famiglie per l'acquisto dell'abitazione – si legge nel documento redatto dalla Banca d'Italia – e soprattutto i prestiti alle imprese di piccola dimensione”. Infine, un cenno sui depositi bancari delle famiglie che, “dopo la riduzione dello scorso anno, sono tornati a crescere; è risultato ancora alto l'interesse verso le forme di risparmio maggiormente remunerative, soprattutto titoli di Stato e obbligazioni bancarie”.

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