L’ex presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, accusato di bancarotta fraudolenta e vari reati societari, è stato rinviato a giudizio dal Gup della Procura di Paola (Cosenza). Ha però ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, al termine dell’udienza preliminare svoltasi oggi, anche se resta interdetto dall'attività imprenditoriale.
L’arresto in carcere era stato disposto lo scorso 6 dicembre e poi, prima di Natale, Ferrero era passato ai domiciliari. Rinviati a giudizio anche gli altri otto imputati, tra cui figlia, ex moglie e un nipote di Ferrero, coinvolti nell’inchiesta sul fallimento di alcune società del gruppo Ferrero, che avevano la loro sede in Calabria. Al centro delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Cosenza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, c'è il fallimento di 4 società che operavano nel settore alberghiero, turistico e cinematografico, dichiarate fallite nel periodo che va dal 2017 al 2020. L'inizio del processo, con rito ordinario, è stato fissato per il 21 settembre prossimo
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