Bando "Riapri Calabria". Nicola Carè (IV): “Domande aziende inferiori alle attese, occorre sburocratizzare il Paese e ridurre la pressione fiscale”

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images Bando "Riapri Calabria". Nicola Carè (IV): “Domande aziende inferiori alle attese, occorre sburocratizzare il Paese e ridurre la pressione fiscale”
Nicola Carè
  08 giugno 2020 14:46

“Solo 16.980 imprese calabresi, su almeno 20.000 possibili, hanno presentato domanda al bando ‘Riapri Calabria’ che prevede 40 milioni di euro e concede 2.000 euro a fondo perduto alle aziende costrette all’inattività in questi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”. Lo afferma l’On. Nicola Carè, deputato di Italia Viva. “Una situazione sicuramente anomala – aggiunge - se si tiene conto della grave crisi occupazionale, acuitasi nel corso dell’epidemia Covid-18, che investe il Mezzogiorno e la Calabria da diverso tempo".

"Dalla presentazione da parte degli imprenditori calabresi di un numero di domande palesemente inferiore a quelle previste scaturiscono due linee di intervento non più rinviabili: da una parte la necessità di sburocratizzare il Paese e dall’altra quella di ridurre drasticamente la pressione fiscale, in modo particolare sulle piccole e medie imprese. Per molte aziende è stato, infatti, impossibile, all’atto di presentazione della domanda, sottoscrivere l’autocertificazione e attestare la regolarità del pagamento di tasse e contributi, requisito indispensabile per godere del beneficio previsto di 2.000 euro. “Anche se i soldi del bando rimasti inutilizzati verranno reinvestiti in altre iniziative ciò non elimina – sottolinea Carè – l’impellente necessità di adottare misure definitive a sostegno dello sviluppo economico del Mezzogiorno e della Calabria. Non misure assistenziali, ma provvedimenti equi e azioni concrete per le imprese che puntino al rilancio dell’economia e dell’occupazione”.

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