Barbalaco (Uila): "La Calabria frana sotto i nostri occhi: ne tengano conto i candidati governatori"

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images Barbalaco (Uila): "La Calabria frana sotto i nostri occhi: ne tengano conto i candidati governatori"

  11 settembre 2025 10:09

 “La fotografia dell’Ispra sul dissesto idrogeologico in Calabria è allarmante e non può più essere archiviata come un destino inevitabile. Siamo di fronte a una condizione strutturale di fragilità che minaccia la sicurezza delle comunità, la sostenibilità dell’agricoltura, la tenuta del tessuto produttivo e il futuro dei territori. È ora che la politica, a tutti i livelli, smetta di rincorrere le emergenze e avvii un piano straordinario di manutenzione, prevenzione e messa in sicurezza”.

Lo afferma Pasquale Barbalaco, Segretario generale della Uila Calabria, commentando i dati del Rapporto Ispra 2024 che collocano la regione ai vertici nazionali per rischio frane, alluvioni ed erosione costiera, con l’obiettivo di invitare i candidati alla presidenza della Regione Calabria a tenere in debita considerazione nei loro programmi questa problematica.

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“In Calabria – prosegue Barbalaco – 404 comuni su 404 sono interessati da fenomeni franosi, e oltre 180.000 cittadini vivono in aree a rischio. Non possiamo più tollerare che intere comunità restino esposte ogni anno ai danni provocati dalle piogge, dall’abbandono delle aree interne e dall’assenza di una pianificazione territoriale seria”.

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Per la Uila Calabria, il dissesto non è solo un tema ambientale, ma un’emergenza che investe in pieno il lavoro e la coesione sociale: “Parliamo di migliaia di imprese agricole, di cooperative e di piccole aziende agroalimentari che rischiano di essere travolte a ogni ondata di maltempo. Significa perdita di reddito, di posti di lavoro, di filiere che generano economia nelle aree interne. Significa famiglie che non possono più sentirsi sicure nemmeno nelle proprie case”. A questo si aggiunge il tema dello spopolamento delle aree interne e del declino demografico, che rappresentano un ulteriore fattore di fragilità. Comunità che si svuotano e giovani costretti a emigrare rendono ancora più difficile garantire presidi attivi sul territorio. Per questo è urgente investire in personale stabile dedicato alla manutenzione ambientale e territoriale, trasformando la prevenzione dal dissesto in una vera occasione di sviluppo e occupazione per le nuove generazioni. Barbalaco rilancia la necessità di un Piano straordinario per la difesa del suolo e di un investimento stabile sulle infrastrutture verdi e sulla digitalizzazione del monitoraggio: “Non bastano annunci o interventi a spot. Servono risorse dedicate, progetti esecutivi e un coinvolgimento reale delle comunità locali. Occorre ripristinare la funzionalità ecologica del territorio, riqualificare i sistemi di drenaggio, sostenere l’agricoltura come presidio attivo contro frane e alluvioni, creare occupazione stabile legata alla manutenzione ambientale. Questa è la vera transizione ecologica che la Calabria merita”.

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“Alla Regione Calabria e al Governo chiediamo di considerare il dissesto idrogeologico non come un effetto collaterale, ma come una priorità strategica che incrocia la salute delle persone, la sicurezza dei territori e il diritto al futuro. Questa terra non può continuare a franare nell’indifferenza generale”.

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