Nota dei consiglieri comunali Antonio Barberio, Stefano Veraldi
Nella giornata odierna, a seguito di numerose segnalazioni e strazianti grida d'aiuto, i consiglieri comunali Barberio e Veraldi hanno effettuato un sopralluogo sugli alloggi aterp, si è potuto velocemente constatare che gli ascensori non funzionano e ci sono anziani, invalidi, che non escono di casa perché non possono affrontare le scale.
Davanti alle porte di questi ascensori, proseguono i due consiglieri comunali, «sono state messe statue sacre e piante nella consapevolezza che non si apriranno mai».
È necessario ed improrogabile restituire un minimo di decoro là dove l’abbrutimento è in agguato. Il tour dei consiglieri comunali prosegue: «In via Teano,21 con uno scaricabarile assurdo, tanti residenti e soprattutto molti bambini sono costretti da mesi a vivere con copiose perdite derivanti, con ogni probabilità, dalla colonna montante che, ha precluso gli intonaci nei bagni di tutto il palazzo e il ferro a vista la fa ormai da padrone.
Condizioni di vita dei residenti che farebbero impallidire le popolazioni del terzo mondo».
Raccogliendo le dichiarazioni dei residenti che, asseriscono di aver avuto da aterp rassicurazioni in merito ad immediati interventi, chiediamo con forza che gli stessi, vengano effettuati a stretto giro, o saremo costretti ad usare il pugno duro contro l’immobilismo e l’indifferenza dei dirigenti Aterp.
Per esempio con una diffida ex articolo 650 – inosservanza dei provvedimenti dell’autorità – secondo la quale se non si adempie ad un compito al quale si è preposti, si incorre nella commissione di un reato. Pugno duro, dunque, e sanzioni penali «contro i dirigenti inadempienti nei casi di pericolo per le persone, la loro salute ed igiene, nonché la loro incolumità, come nel caso della palazzina di Via Teano, 21.
"Il nostro impegno - concludono i due consiglieri - è quello di non lasciare mai più nessuno indietro, e soprattutto, incentivare gli enti preposti a dare risposte con maggiore celerità, restituendo ai residenti di tutta la città una dignità più equa e sempre maggiore, soprattutto a coloro che quotidianamente (e non per loro volontà) si ritrovano a combattere contro una burocrazia nefasta ed una condizione economica e sociale con cui fare i conti.
Condizione, in cui ci si è ritrovati per caso, sicuramente per nulla scelta."
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