Si è avvalso della facoltà di non rispondere Francesco Talarico, agli arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine "Basso profilo" che il 21 gennaio ha portato all'emissione di 50 misure cautelari.
Difeso dall'avvocato Francesco Gambardella, il politico dell'Udc ed assessore regionale al Bilancio ha adottato la strategia del silenzio di fronte al giudice Alfredo Ferraro e ai pm Paolo Sirleo e Veronica Calcagno.
Talarico è accusato di voto di scambio e associazione a delinquere di stampo mafioso. Il segretario regionale dell'Udc, secondo l'accusa, avrebbe ottenuto appoggi elettorali alle politiche del 2018 dall'imprenditore Antonio Gallo (già giudicato in appello nel processo Borderland che aveva disarticolato la cosca Trapasso di Cutro) in cambio di 'entrature' nel variegato e ricco mondo degli appalti pubblici, anche attraverso il peso del segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa. (ed.cor)
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