di EDOARDO CORASANITI
Esclusi l'aggravante del metodo mafioso e il voto di scambio politico-mafiosa ma non cambia la misura cautelare: gli arresti domiciliari.
Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha sciolto la riserva sul Riesame presentato dall'avvocato Vincenzo Ioppoli e Angela Lagamma per Tommaso e Saverio Brutto, indagati nell'ambito di Basso Profilo, che il 21 gennaio scorso ha portato all'emissione di 50 misure cautelari.
I giudici hanno mantenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari ma hanno alleggerito le accuse, annullando così l'aggravante del metodo mafioso e il voto di scambio e lasciando in piedi le accuse di corruzione e l'associazione a delinquere. Le motivazioni in 45 giorni.
Tommaso Brutto è stato consigliere del’Udc al Comune di Catanzaro, mentre il figlio Saverio è stato assessore a Simeri Crichi.
Secondo l'accusa formulata dalla Dda di Catanzaro, avrebbero fatto da raccordo tra l’imprenditore Antonio Gallo (in carcere), ritenuto continuo a cosche di ‘ndrangheta del Crotonese, e Francesco Talarico, ex assessore regionale e all'epoca dei fatti candidato al Parlamento.
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