Basso Profilo. I Brutto restano ai domiciliari ma i giudici escludono l'aggravante mafiosa e il voto di scambio

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images Basso Profilo. I Brutto restano ai domiciliari ma i giudici escludono l'aggravante mafiosa e il voto di scambio

  20 febbraio 2021 11:59

di EDOARDO CORASANITI

Esclusi l'aggravante del metodo mafioso e il voto di scambio politico-mafiosa ma non cambia la misura cautelare: gli arresti domiciliari. 

Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha sciolto la riserva sul Riesame presentato dall'avvocato Vincenzo Ioppoli e Angela Lagamma per Tommaso e Saverio Brutto, indagati nell'ambito di Basso Profilo,  che il 21 gennaio scorso ha portato all'emissione di 50 misure cautelari.

I giudici hanno mantenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari ma hanno  alleggerito le accuse, annullando così l'aggravante del metodo mafioso e il voto di scambio e lasciando in piedi le accuse di corruzione e l'associazione a delinquere. Le motivazioni in 45 giorni.

Tommaso Brutto è stato consigliere del’Udc al Comune di Catanzaro, mentre il figlio Saverio è stato assessore a Simeri Crichi. 

Secondo l'accusa formulata dalla Dda di Catanzaro, avrebbero fatto da raccordo tra l’imprenditore Antonio Gallo (in carcere), ritenuto continuo a cosche di ‘ndrangheta del Crotonese, e Francesco Talarico, ex assessore regionale e all'epoca dei fatti candidato al Parlamento. 

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