di EDOARDO CORASANITI
Il pentito vuota il sacco e la Procura di Catanzaro adegua la richiesta di condanna nel processo “Basso profilo”, l'indagine guidata dalla Dda di Nicola Gratteri su i presunti collegamenti tra mafia, politica (tra cui tra i quali l’ex assessore regionale al Bilancio Franco Talarico), imprenditoria e criminalità organizzata crotonese, catanzarese e reggina: 8 anni per i coniugi Tommaso Rosa e Concetta Di Noia, accusati di associazione a delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso. La Procura ha riconosciuto l'attenuante della collaborazione, prevista dall'articolo 8 della legge 203 del 1991.
Prima di iniziare il percorso di collaborazione con la giustizia, i pm Paolo Sirleo e Veronica Calcagno avevano chiesto 20 anni per Rosa e 14 per Di Noia. Quest’ultima negli ultimi giorni ha chiesto di essere interrogata per fornire dettagli su dinamiche ed episodi criminali.
Nel verbale di collaborazione pieno di omissis, Tommaso Rosa ha parlato dei suoi rapporti con Antonio Bagnato, boss dell’omonima cosca di Roccabernarda, in lotta dai Grande Aracri di Cutro: .
Si è soffermato anche di un incontro di Bagnato con i paesi vicini, grazie al quale poi si instaurò la pace, e dei suoi rapporti con l’imprenditore Antonio Gallo, di Sellia Marina, uno dei principali imputati del processo Basso profilo, e con Andrea Leone, di Catanzaro, con Pierpaolo Caloiero, di Crotone, con Eliodoro Carduccelli, di Catanzaro.
Nello stesso filone (con rito abbreviato) la Procura ha già chiesto le condanne per Luigi Alecce: 4 anni; Annarita Antonelli, 3 anni
Giuseppe Bonofiglio, 14 anni
Rosario Bonofiglio, 5 anni; Pierpaolo Caloiro, 4 anni;
Giulio Docimo, 4 anni;
Carmine Falcone, 16 anni; Matteo Femia, 2 anni e 4000 euro di multa;
Rocco Guglielmo, 6 anni;
Domenico Iaquinta, 8 mesi;
Rodolfo Labernarda, 8 anni e 8 mesi(
Francesco Luzzi, 4 anni;
Santo Mancuso, 1 anno e 4 mesi;
Francesco Mantella, 8 anni e 8 mesi;
Antonino Pirrello, 8 anni;
Vittoria Rosa, 5 anni;
Francesco Talarico, 8 anni;
Giuseppe Truglia, 9 anni e 4 mesi;
Pino Volpe. 3 anni e 4 mesi; Luciano Basile: assoluzione (difeso dall'avvocato Valentina Castellucci)
Eugenia Curcio: 5 anni e 4 mesi; Antonio Grillone, 6 anni;
Giuseppe Mangone 7 anni e 400 euro di multa.
La lettura della sentenza, prevista nell’aula bunker di Catanzaro, è programmata per il 28 ottobre, giorno in cui il gup si ritirerà in camera di Consiglio.
Compongono il collegio difensivo gli avvocati Enzo Ioppoli, Settimio Ioppoli, Raffaele Bruno, Valerio Murgano, Francesco Iacopino, Francesco Gambardella, Vittorio Ranieri, Giovanni Schinea, Giuseppe Fonte, Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Luigi Falcone, Tiziano Saporito, Vincenzo De Caro, Angela La Gamma, Andrea Filici, Luigi Villirilli, Natale Polimeni, Biagio Di Vece, Filippo Giunchedi, Antonello Talerico, Giuseppe Mussari, Vincenzo Maiolo Staiano, Alice Piperissa, Davide De Caro e Marialaura De Caro, Armodio Migali, Corrado Politi, Michele Fabio Gagliano, Concetta Quartuccio e Domenico Giordano, i quali nelle scorse settimane hanno argomentato le ragioni dei loro imputati.
Le costituzioni di parte civile sono della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro (rappresentata dall'avvocato Bruno Talarico), del Comune di Catanzaro, dell’Agenzia delle Entrate, del Comune di Sellia Marina (rappresentata dall'avvocato Pasqualino Ledonne), del Comune di Roccabennarda con l’avvocato Gennaro Pugliese, Il ministero Interno e ministero Difesa.
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