di EDOARDO CORASANITI
Senza sconti o passi indietro: la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto 24 condanne e un'assoluzione nell'indagine "Basso Profilo", il blitz che il 21 gennaio scorso ha portato all'emissione di 50 misure cautelari. Al centro dell'indagine guidata dalla Dda di Nicola Gratteri i presunti collegamenti tra mafia, politica, imprenditoria e criminalità organizzata crotonese, catanzarese e reggina. Coinvolti consiglieri comunali e regionali, imprenditori e presunti colletti bianchi (notai e avvocati) di Catanzaro e Crotone ritenuti a contatto con i maggiori esponenti delle 'ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come "Bonaventura", "Arena" e 'Grande Aracri'. Il Tribunale della libertà in sede di Riesame ha annullato l'aggravante mafiosa per 19 indagati.
Ora il gup Simona Manna, giudice del rito abbreviato del processo, dopo aver ascoltato le arringhe dei pm Paolo Sirleo e Veronica Calcagno, farà accendere i microfoni delle difese. Solo dopo verrà emessa la sentenza.
Coinvolti anche uomini delle istituzioni come Francesco Talarico, assessore regionale e leader dell'Udc Calabria, accusato di associazione per delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso e di scambio elettorale politico-mafioso. Per Talarico la Procura ha chiesto 8 anni di reclusione. La Dda vuole la reclusione anche per Rocco Guglielmo, notaio di Catanzaro, accusato di intestazione fittizia e falso ideologico, sarebbe stato il trait d'union per concretizzare il passaggio di quote societarie a cittadini albanesi che, prelevati a Bari provenienti da Durazzo sono stati ospitati a Catanzaro, dotandoli di codice fiscale italiano. Guglielmo è indagato e sottoposto al divieto di dimora dal 21 gennaio al 19 febbraio 2021, giorno in cui il Tdl ha annullato la misura: "Il dubbio in ordine alla consapevolezza di Guglielmo non può che condurre all'esclusione dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico", scriverà successivamente nelle motivazioni.
Inizialmente fu indagato anche Lorenzo Cesa: gli approfondimenti giudiziari hanno accertato l'esclusione da qualsiasi coinvolgimento del parlamentare, per il quale è stata chiesta l'archiviazione. Ad un gradino più basso della sfera politica ci sono anche Tommaso e Saverio Brutto, padre e figlio, accusati di aver fatto da raccordo tra l’imprenditore Antonio Gallo, ritenuto contiguo a cosche di ‘ndrangheta del Crotonese, e Francesco Talarico, all'epoca dei fatti candidato al Parlamento. I Brutto e Gallo hanno preferito optare per il rito ordinario: insieme ad altre 48 posizioni a luglio scorso sono stati rinviati a giudizio e il processo inizierà l'1 ottobre.
Compongono il collegio difensivo gli avvocati Enzo Ioppoli, Settimio Ioppoli, Raffaele Bruno, Valerio Murgano, Francesco Iacopino, Francesco Gambardella, Vittorio Ranieri, Giovanni Schinea, Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Luigi Falcone, Tiziano Saporito, Vincenzo De Caro, Angela La Gamma, Andrea Filici, Luigi Villirilli, Natale Polimeni, Biagio Di Vece, Filippo Giunchedi, Antonello Talerico, Giuseppe Mussari, Vincenzo Maiolo Staiano, Alice Piperissa, Davide De Caro e Marialaura De Caro, Armodio Migali, Corrado Politi, Michele Fabio Gagliano, Concetta Quartuccio e Domenico Giordano.
Le costituzioni di parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro (rappresentata dall'avvocato Bruno Talarico), del Comune di Catanzaro, dell’Agenzia delle Entrate, del Comune di Sellia Marina (rappresentata dall'avvocato Pasqualino Ledonne), del Comune di Roccabennarda, ministero Interno e ministero Difesa.
Le richieste di condanne.
Luigi Alecce: 4 anni
Annarita Antonelli, 3 anni
Giuseppe Bonofiglio, 14 anni
Rosario Bonofiglio, 5 anni
Pierpaolo Caloiro, 4 anni
Concetta Di Noia, 14 anni
Giulio Docimo, 4 anni
Carmine Falcone, 16 anni
Matteo Femia, 2 anni e 4000 euro di multa
Rocco Guglielmo, 6 anni
Domenico Iaquinta, 8 mesi
Rodolfo Labernarda, 8 anni e 8 mesi
Francesco Luzzi, 4 anni
Santo Mancuso, 1 anno e 4 mesi
Francesco Mantella, 8 anni e 8 mesi
Antonino Pirrello, 8 anni
Tommaso Rosa, 20 anni
Vittoria Rosa, 5 anni
Francesco Talarico, 8 anni
Giuseppe Truglia, 9 anni e 4 mesi
Pino Volpe. 3 anni e 4 mesi
Luciano Basile: assoluzione (difeso dall'avvocato Valentina Castellucci)
Eugenia Curcio: 5 anni e 4 mesi
Antonio Grillone, 6 anni
Giuseppe Mangone 7 anni e 400 euro di multa
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