Belcastro in prestito dal Pugliese alla Regione su indicazione del commissario Longo: resta il delegato Covid

Antonio Belcastro passa in prestito dall'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio alla Regione Calabria. Sembrerà una stranezza, ma è tutta una questione amministrativa. Il dirigente, per vari anni ai vertici delle aziende calabresi, nell'ultimo periodo è stato il delegato al Covid della Regione Calabria. Ha gestito tutta la fase emergenziale (lato sanitario) della pandemia in Calabria, dalle ordinanze fino al piano vaccinale. Formalmente incaricato da Jole Santelli (e implicitamente confermato dal presidente facente funzioni Nino Spirlì) dopo la recente missiva del ministero della Salute che stabiliva a chiare lettere che è il commissario 'in via esclusiva' ad occuparsi delle attività Covid e del piano vaccinale, il suo posto 'andava' ricalibrato a livello burocratico. Perché su questo il Soggetto Attuatore è il commissario Guido Longo.

Belcastro è un dirigente amministrativo incardinato nell'azienda ospedaliera di Catanzaro e per svolgere l'incarico di delegato al Covid ha sempre avanzato la richiesta di aspettativa non retribuita al Pugliese. Questo significa che ha lavorato gratis negli ultimi mesi. Quest'oggi il dg Francesco Bevere ha firmato il temporaneo utilizzo di Belcastro, un istituto che consente a un dipendente di passare da un Asp o un ospedale alla Regione Calabria. Il passaggio temporaneo durerà fino al 31 dicembre 2021. Nel decreto si legge che è stato lo stesso Longo a richiedere a Belcastro "l’immediata disponibilità" a trasferirsi ufficialmente in Regione.

La mossa anticiperà l'ulteriore passaggio: la delega al Covid conferita dal Soggetto Attuatore. La delega a Belcastro ri-conferita da Guido Longo. (g.r.)

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