"Vibo non fa eccezione. Come in tutta Italia c'è stato un aumento esponenziale dei positivi. In alcune giornate addirittura 700/600 positivi: veramente tanti. Paradossalmente da Catanzaro hanno analizzato la situazione ed è ancora il virus Delta che la fa da padrone e non l'Omicron. Lo Jazzolino ha tutti i posti di Malattie infettive occupati però l'Obi Covid è abbastanza libero. Stiamo facendo molte somministrazioni di anticorpi monoclonali che aiuta moltissimo e ci dà la possibilità di mandare a domicilio il paziente. Abbiamo attivato la squadra Usca per cui sto assumendo altri 12 medici". E' quanto ha dichiarato il commissario straordinario dell'Asp di Vibo Valentia Maria Pompea Bernardi.
Sulle difficoltà di tracciamento: "L'Asp sta cercando di fare l'impossibile ma se ci sono 700/600/500 positivi al giorno e li moltiplichiamo per quattro (nucleo familiare minimo) noi dovremmo fare milioni di telefonate. Tanto è vero che l'ultimo decreto ha lasciato la possibilità ai singoli di auto-valutarsi e rimanere a casa, a meno che non sorgono dei sintomi e in quel caso si interviene con l'Usca. I positivi sintomatici o asintomatici devono rimanere a casa per dieci giorni e uscire solo per fare il tampone. Se è negativo ne dà comunicazione e gli rilasciamo la certificazione di guarigione se è ancora positivo deve restare in quarantena per altri 11 giorni".
"Il tampone rapido e quello molecolare sono sullo stesso piano. Non c'è bisogno del molecolare di controllo se esce positivo il rapido. Se viene fatto in laboratorio, nei drive o in farmacia è meglio che a casa perché non c'è il controllo su come viene effettuato".
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