Bianco Natale con Gianni e Angela

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images Bianco Natale con Gianni e Angela
Gianni e Angela nella loro casa
  20 dicembre 2019 12:00

di GIOVANNA BERGANTIN

Vigilia da noi e Natale a casa vostra oppure Capodanno da voi e Natale da noi? Come sempre ritorna il solito tormentone con il suo dubbio amletico. Le festività natalizie, anche se rinnovano ogni anno felicità e gioia nell’accoglienza degli ospiti, nello scambio dei regali e sopratutto nel ritrovarsi di nuovo tutti insieme, quasi sempre, però, finiscono per destare importanti interrogativi.

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E come se non bastasse, ritorna la ricerca del regalo giusto, i preparativi per pranzi, cene, luci, canti, serate alle carte, partendo dal dilemma annuale, sarà albero di Natale o presepe? Per sapere le tendenze di quest’anno abbiamo suonato da Angela Graziano, architetto e scenografa, appassionata di antiquariato e moda, che ha molto da raccontare sui riti a casa sua per le feste. L’ampio presepe all’ingresso ruba la scena all’originale ed elegante albero di Natale. La grotta con la natività dove prenderà posto l’ottocentesco Bambin Gesù di famiglia domina i resti di un tempio pagano dalle colonne doriche. Intorno, scene di vita del tempo e nuovi personaggi. Ecco, quindi, convivere botteghe artigiane del vasaio, del falegname, del sarto e del fruttivendolo, con un impensato coccodrillo che fa strage di pecore.

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“Fra due alberi secchi, una corda tesa per stendere i panni – racconta Angela - mi ricorda la filastrocca che recitava mia madre ‘Maria lavava, Giuseppe stendeva, il figlio piangeva dal freddo che aveva’. Le mie feste sono bellissime perché è il momento in cui si riunisce tutta la famiglia. Marcella, Giandomenico e Gianmarco, i miei figli che lavorano fuori, tornano e con Gianni, mio marito, ricreiamo la magia del Natale”. Senza ombra di dubbio ci riescono. Al centro di un salone attrae l’originale albero con lo smilzo manichino di velluto rosso dall’ampia gonna di rami ricchi di addobbi vittoriani: piccoli cuori di latta dipinti con temi ottocenteschi, frutta colorata, rose rosse e tanti angeli a simboleggiare i doni spirituali e i momenti salienti del tempo di Avvento. Tutt’intorno brillano decorazioni luminose, bianche a luce calda, che illuminano magicamente tavoli, ripiani del caminetto e davanzali. Per creare l’atmosfera magica e un po’ rarefatta della sera della Vigilia, Angela quest’anno punta sul candore della preziosa tovaglia ricamata, dei piatti, del gruppo di candelabri come centrotavola, la cui luce romantica accende di bagliori il cristallo e l’argento che completano l’apparecchiatura elegante, ma  intima. Total white e fili di perle anche per i lampadari d’epoca che creano scenografie raffinate e suggestivi effetti di luce. Risulterà chic ed elegante il gran tavolo quadrato con al centro un ampio spazio per le decorazioni.

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“Almeno a Natale tiriamo fuori le tovaglie più belle del corredo, tanto i figli non le utilizzeranno” – commenta Angela - “Se per le nostre tavolate le tovaglie risultano piccole, se ne possono sistemare anche due diverse, oppure usare degli antichi copriletto di sfilato siciliano o quelli con il pizzo di Burano. Come centrotavola prediligo tanti candelieri d'argento di diversa forma e altezza con candele bianche tutte uguali. Sarà coreografico utilizzare sottopiatti, argenteria e cristalli tutti spaiati con tovaglioli ricamati”. Prende spunto dalle nuove tendenze tecnologiche poi, l’idea dei segnaposto realizzati con il codice QR per i singoli nomi. “A tavola siamo in tanti, ma l'allegria è data dai ragazzi – afferma Angela - i miei tre figli e i sei nipoti rendono le feste indimenticabili.

La tavolata di Vigilia, come tradizione comanda, esibisce baccalà in tanti modi diversi, la pasta con la mollichella e le acciughe, i quadrucci in brodo come li faceva la mia mamma e la zuppa di cipolle, densa da tagliare quasi con il coltello e, per chi non ama le cipolle, la zuppa del pastore, composta da fette tostate di pane scuro alternate a strati di cicoria saltata in padella, con peperoncino e pecorino fresco, tutto messo in forno per far fondere il formaggio. Per finale dolci in quantità, al cucchiaio e mousse alla Nutella. Non mancano crocette, turdilli, cannoli e bucconotti”. Atmosfera natalizia ed essenze di cucina locale mediterranea. Angela e Gianni  trasmettono serenità e allegria, riportano un racconto con grazia ed un pizzico di creatività che riconduce  al  territorio ed all’infanzia.  “Dobbiamo, poi, dare il meglio di noi ed essere tutti elegantissimi, sia per la cena della Vigilia che per il pranzo del giorno di Natale.” conclude Angela. E per chiudere in bellezza, diciamo noi, un dolce dessert e un brindisi di Buon Natale!  

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