Biglietto aereo Lamezia-Milano a 660 euro, la denuncia di un cittadino: "Cosa fanno vertici Sacal?"

Di seguito la lettera di un cittadino sui prezzi dei biglietti aerei calabresi.

“L’amministratore unico di Sacal piuttosto che pensare a come rendere più accessibili gli aeroporti calabresi ai passeggeri pensa al suo stipendio. Lo dico con estrema amarezza perché pensavo che, a seguito dei numerosi interventi della Regione per rafforzare la società, ci sarebbe stata una governance all’altezza di incrementare stabilmente il traffico aereo calabrese e, di conseguenza, consentire al nostro territorio di non rimanere isolato. Invece, la realtà è ben diversa. Prezzi dei biglietti alle stelle e tratte nazionali che diventano un privilegio per pochi. L’ultimo caso recente, fine agosto, è il costo di un biglietto andata e ritorno Lamezia Terme-Milano arrivato alla modifica cifra di 661,09 euro. E questo è soltanto un esempio, tanti altri passeggeri si sono dovuti accollare autentici salassi mentre altri ancora hanno dovuto cambiare mezzo di trasporto accantonando l’idea di salire su un aereo dalla nostra terra. Sono queste le politiche per far conoscere la ‘Calabria straordinaria’ di cui si sentono gli slogan? Così si attirano i turisti nella nostra regione? I vertici della Sacal sono con la coscienza a posto quando apprendono dei prezzi dei biglietti aerei senza adottare alcuna azione per ridurli? Probabilmente l’amministratore unico si sente leggero dall’alto dei 180 mila euro annui (senza contare benefit vari) che percepisce dai calabresi. Eppure dovrebbe preoccuparsi degli imbarazzanti risultati del principale aeroporto calabrese. Quello di Lamezia Terme, dall’inizio dell’anno, ha registrato le seguenti performance in tema di traffico passeggeri: gennaio -13%, febbraio -10,1%, marzo -7,3%, aprile -13,4%, maggio -10,3%, giugno -3,5% e luglio -6,6%. Vediamo come l’amministratore unico giustificherà questi dati di Assaeroporti, senza pensare troppo al suo compenso”.

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