Riceviamo e pubblichiamo la lettera Aperta alla Giunta Comunale di Catanzaro del Coordinamento Regionale di Volt Europa, Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza
"Volt Calabria, è il coordinamento regionale calabrese di Volt Europa, un partito che dal locale all’europeo è caratterizzato, tra gli altri punti programmatici, da una forte componente ecologista e sempre attenta alla mobilità ecosostenibile all’interno delle città.
È per questo motivo che avevamo molto apprezzato l’annuncio fatto dal Sindaco Abramo di Catanzaro, di implementare un sistema di noleggio temporaneo di bici a pedalata assistita (bike sharing) all’interno del nostro capoluogo di Regione.
Volendo anticipatamente fare i complimenti all’amministrazione per aver portato avanti questa iniziativa cercando di creare una Catanzaro più sostenibile. Non abbiamo potuto, però, fare a meno di notare alcune grosse lacune nel servizio, che rendono l’iniziativa, per quanto lodabile, estremamente inefficiente sotto diversi punti di vista.
In un’ottica di critica costruttiva, elenchiamo quindi i punti più critici, sperando che possano essere utili a introdurre delle modifiche affinché il servizio possa davvero essere al servizio dei cittadini (tutti) e un volano per una svolta green nei trasporti catanzaresi.
Costo proibitivo: Partiamo dal lato economico che è quello che per primo salta all’occhio dei cittadini e potenziali utilizzatori.
Il servizio, gestito dall’Azienda per la Mobilità della città di Catanzaro (AMC), ha un costo di €3 la prima ora e di €2 euro le successive ore o frazioni di ore. Il che vuol dire che anche solo con 1h e una frazione di ora, verrebbe a costare 5€.
Cosa vuol dire questo? Ovviamente che se lo potranno permettere in pochi, 5€ per uno spostamento di massimo 2h in bici è un’enormità e lo è ancora di più se lo rapportiamo a quello che si può fare con la stessa cifra per muoversi a Catanzaro. Optando per la macchina ad esempio, con 5€ si pagano 5 ore di parcheggio in centro, con la stessa cifra si comprano quasi 3 biglietti della stessa AMC e gli esempi potrebbero proseguire.
In altre città dove il servizio è molto più complesso da gestire e attivo da più tempo, il costo è nullo i primi 30 minuti, di €0,50 oltre i 30 minuti di utilizzo e diventa di €1 solo oltre le due ore.
La logica dietro i prezzi nelle altre città è disincentivare gli spostamenti brevi in macchina, uno dei maggiori problemi del traffico cittadino, aiutando le persone a muoversi rapidamente e a costo 0 senza dover necessariamente comprare una bici.
La logica dietro i prezzi praticati dal servizio catanzarese è invece…oscura, ci auguriamo quindi che il Sindaco chiarisca o provveda a richiedere cambiamenti nel servizio per evitare che diventi solo per una ristrettissima fascia di cittadini e con impatto zero sul problema della mobilità ecosostenibile.
Un solo Hub: Anche se solo momentaneamente si è deciso di porre il punto di ritiro e riconsegna del mezzo solo a piazza Roma, alla fermata della funicolare. Immaginiamo una scelta del genere possa essere dettata dalle norme sanitarie in tema di Covid e dalla sanificazione che “si garantisce dopo ogni corsa”.
Tuttavia, il minimo richiesto avrebbe dovuto essere di almeno 2 hub dislocati in punti abbastanza distanti della città. Non sarebbe stato uno sforzo enorme nell’organizzazione, ma avrebbe sicuramente reso il servizio di trasporto più utile. Allo stato attuale, chi ha bisogno di prendere una bici dalla funicolare per raggiungere un posto e tornare, dovrebbe tenere la bici in noleggio per ore e ore prima di riconsegnarla al punto di partenza. Visti i costi proibitivi, in quanti faranno questa scelta?
Ci auguriamo, anche in questo caso, che il Sindaco intervenga per far rientrare il servizio, che per ora sembra pura parata pubblicitaria, negli standard minimi per un utilizzo realmente necessario ai catanzaresi.
Decongestione del traffico: La scelta di piazza Roma come primo punto di gestione non risolve quello che, almeno in parte, dovrebbe essere l’obiettivo di questa iniziativa, e cioè la decongestione del traffico nel centro cittadino, specialmente nelle ore di punta. Collocare l’unico hub in Piazza Roma, a chi può essere utile? Certamente ai cittadini che adoperano la funivia quotidianamente, ma non possiamo fare a meno di notare, che sarebbe stato più funzionale, sempre in un’ottica di decongestione del traffico, collocare il servizio in un altro luogo.
Posto che almeno due centri di presa e consegna erano d’obbligo, un solo hub sarebbe stato più funzionale all’interno della stazione delle Ferrovie della Calabria, punto in cui vengono convogliati tutti i trasporti pubblici, dai treni provenienti da Soveria Mannelli e Catanzaro Lido, agli autobus che arrivano dalle altre province calabresi.
Riassumendo tutti i punti, il servizio di bike sharing, ora come ora sembrerebbe pensato per pochi eletti, che con abbastanza disponibilità economica che, a parità di costo, scelgono volontariamente (senza incentivo) di rinunciare all’auto per prendere la funivia, poi una bici e tornare (abbastanza in fretta) al punto di partenza. Una sfida a ostacoli più che una bella pedalata.
Esplicitati quelli che sono le problematiche principali possiamo sperare solo che questo primo passo della Giunta Comunale non si riveli anche l’unico, che il servizio venga implementato in maniera più efficiente e funzionale all’utilizzo di tutti i catanzaresi del centro e, in futuro, attraverso la realizzazione di una pista ciclabile adeguata e di nuovi hub di consegna e ritiro sparsi sul territorio, di tutti i cittadini catanzaresi, dal Centro a Catanzaro Lido, senza trascurare gli studenti di Germaneto.
Come Volt Calabria rimaniamo estremamente disponibili all’ascolto e al dialogo in qualsiasi momento con la Giunta Comunale, ma soprattutto con i cittadini, per costruire una Catanzaro moderna ma ecosostenibile, dove chiunque può spostarsi liberamente senza dover necessariamente possedere mezzi propri o sprecare ore e ore nel traffico cittadino.
Sperando in una spiegazione che la giunta vorrà fornire, facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a tutti i membri".
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