di STEFANIA PAPALEO
Lo aveva lasciato giocare sotto l'ombrellone con un'amichetta. Secchiello e paletta, se ne stava lì tranquillo mentre la mamma scambiava due chiacchiere a pochi passi da lui. All'improvviso quella voce flebile proveniente dal mare. "Mamma aiuto...". Il tempo di girarsi e accorgersi del suo piccolo di 5 anni ostaggio delle onde. "Sono corsa a riva, ma di lui vedevo solo i capelli. Io non so nuotare, per cui ho iniziato a chiedere aiuto. Ma tutti stavano a guardare senza muovere un dito. Solo un ragazzino di 10 anni ha tentato di soccorrerlo senza riuscirci. Se non fosse stato per un giovane turista che non ha esitato a gettarsi in mare, mio figlio sarebbe già morto", racconta la giovane donna ancora visibilmente provata dall'episodio che si è verificato martedì mattina nel tratto di spiaggia libera a ridosso dello stabilimento balneare "Indian", a Sellia Marina. Lì dove il figlio di soli 5 anni non vuole più tornare. "Mi ha detto che lui a mare non andrà mai più", continua la donna, che non ha fatto neanche in tempo a ringraziare adeguatamente il turista che ha salvato la vita al suo bambino. Lo fa, adesso, dalle colonne del nostro giornale, con la voce ancora tremante e la speranza che sia lei che il figlio potranno dimenticare presto questa vera e propria tragedia sfiorata, avvenuta peraltro a pochi metri dallo stabilimento balneare Zion dove, quasi contestualmente, il bagnino, Giovanni Nania, stava salvando un altro bimbo, di 8 anni, che, a sua volta, ha rischiato di annegare dopo essersi allontanato a nuoto sfidando le onde.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736