"Binario 21", a Soverato, un luogo da visitare che ci “ricorda di ricordare”

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  24 aprile 2024 17:51

Martedì 9 aprile a Soverato (CZ), ANEP (Associazione Nazionale Educatori Professionali), in collaborazione con la Commissione d’Albo degli Educatori Professionali di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia e con l’Istituto Universitario “Don G. Pratesi”, ha organizzato per gli/le studenti/sse la presentazione del libro Fredy Hirsch un educatore ad Auschwitz. L’Omocausto: una storia dimenticata di Carlo Scovino.

Nel pomeriggio Nicola Titta, vicepresidente dell’Albo Nazionale degli Educatori Professionali, ha tenuto un incontro sul riconoscimento del titolo e sulla regolamentazione dell’esercizio professionale.

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Una giornata importante e significativa, alla quale ha voluto prender parte anche la Presidente dell’Ordine dei TSRM e PSTRP delle Province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Vincenza Piraino.

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Ambedue gli appuntamenti sono stati anche l’occasione per visitare la mostra Binario 21 allestita da alcune classi del Liceo Classico dell’Istituto Salesiano “S. Antonio di Padova”. Istituto storico, radicato nella Città di Soverato ormai da oltre cento anni. Il titolo della mostra è mutuato da quello Fondazione Binario 21 che ricorda le vittime della Shoah che tra il 1943 e il 1945 furono deportate nei campi di concentramento partendo dal binario 21 dello scalo milanese.

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È stata un’occasione per riflettere sul genocidio del popolo ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale e su numerosi altri focolai di guerra e su altri stermini. Gli/le studenti/sse ci hanno accompagnato nel percorso raccontando con chiarezza e dovizia di particolari cos’ha significato l’Olocausto e le continue persecuzione che ancora esistono in molte parti del mondo. Lo scantinato della Scuola così trasformato, dagli stessi studenti, accompagnati dai preziosi consigli degli Insegnanti, con maestria, utilizzando in modo oculato e creativo tutta una serie di colori e materiali, trasporta i visitatori nei meandri della memoria e della Storia umana più dolorosa.

La mostra, che consigliamo a tutti di visitare, nata 4 anni fa e arricchitasi nel corso del tempo di oggetti, nuove informazioni e altro è uno spazio che non solo ci "ricorda di ricordare", rendendo omaggio alle vittime dello sterminio, ma rappresenta anche un contesto vivo e dialettico in cui, grazie alle spiegazioni delle guide, rielaborare attivamente la tragedia della Shoah. Un luogo di commemorazione ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile.

L’obiettivo della mostra, allestita negli spazi sotterranei dell’Istituto, riesce a promuovere la cultura della convivenza e allo stesso tempo pone l’accento sulla condanna di quella che Antonio Gramsci ha definito il peso morto della storia: l'indifferenza.

Questa è la parola (voluta dalla senatrice Liliana Segre) che campeggia alla Fondazione Binario 21 di Milano ma anche nei sotterranei del Liceo Classico Salesiano “S. Antonio di Padova”. 

 

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