La preoccupazione è che oltre 300 dipendenti di categoria B (l’80% di questi è laureato), dopo decenni di pubblica amministrazione, possano vedere alcuni ex colleghi che in passato rifiutarono l’assunzione essere ora stabilizzati in categoria D.
Ecco perché il segretario della Uil Fpl, Walter R.E. Bloise, crede che “sia giunto il momento che la totale disattenzione nei confronti del personale di ruolo, sempre in attesa di eventuali possibilità negate, sia superata”.
Parte da qui la diffida all’attuazione di corretti e completi adempimenti in tema di valorizzazione dell’esperienza professionale del personale di ruolo della giunta Regionale e di superamento del precariato pur condividendo l’assunto che “in linea generale le stabilizzazioni di personale sono sempre auspicabili. Le stesse, tuttavia – spiega Bloise -, devono avvenire nel pieno rispetto di quanto previsto dalle norme di riferimento in materia e tra queste dalla circolare Madia, dando a tutti i soggetti aventi diritto le medesime possibilità di concorrere. Allo stesso tempo tali procedure dovrebbero integrarsi pienamente con ulteriori procedure tese a garantire il principio di adeguato accesso dall’esterno e con altre, anch’esse previste dalla norma (progressioni di carriera) rivolte al personale interno, al fine di “bilanciare” il diritto dei lavoratori precari a conseguire una posizione lavorativa stabile e quello degli altri soggetti, in possesso dei requisiti di legge, a partecipare in condizioni di eguaglianza e trasparenza alle procedure concorsuali evitando così palesi disparità di trattamento”.
Ma, per Bloise, tutto questo, presso la Giunta Regionale della Calabria, non avverrebbe. “Anzi, in particolare sembrerebbe - da diversi anni - avvenire l’esatto contrario. A fronte di numerose stabilizzazioni effettuate, nessun accesso dall’esterno risulta avviato nonostante i bandi puntualmente prevedano …con successivo provvedimento saranno avviate le procedure per la copertura della quota esterna (50%). Ed inoltre, come mai non risultano mai avviate (le richieste e previste) progressioni di carriera per il personale interno?".
A tal proposito Bloise fa riferimento agli avvisi pubblici di recente pubblicati: - di “selezione per titoli ed esami riservata ai soggetti in possesso dei requisiti di cui all’art.20, comma 2, del decreto legislativo 25.05.2017, n. 75, per la copertura, a tempo indeterminato e a tempo pieno, di n. 16 posti di cat. D vari profili, approvato con decreto 14511 del 29/12/2020. - di “selezione per titoli ed esami riservata ai soggetti in possesso dei requisiti di cui all' art 20 comma 2c, del decreto legislativo 25.05.2017, n.75, per la copertura, a tempo indeterminato e a tempo pieno, di n. 2 posti di categoria C profilo professionale amministrativo – contabile e 9 posti di categoria C profilo professionale istruttore tecnico" approvato con decreto 14511 del 29/12/2020. - di “selezione riservata a lavoratori socialmente utili di cui all' art 2 comma 1 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2000, n. 81 ( 2 posti di cat D e 3 posti di cat C)”.
Nel richiamare la posizione fortemente contraria sulla programmazione del personale e sulle modalità di gestione del superamento del precariato in servizio nell’Ente, tra l'altro espressa nel 2018 e replicata in riferimento alla Delibera di G.R. sul piano del Fabbisogno del Personale 2019-2021 (teso a umiliare la componente interna del personale), "nonostante siano trascorsi oltre due anni, pare che nulla sia cambiato e continuano a permanere - tali e quali - tutte le problematiche in precedenza sollevate anche nella Delibera della programmazione del personale 2020-2022. In primis non è dato modo di sapere, a tutt’oggi, quale sia stato l’esito in termini di risultanze dell’istruttoria dei diversi avvisi di ricognizione interni per conoscere il numero complessivo e le specificità degli aventi diritto alla stabilizzazione. Questo anche al fine di stabilire eventuali priorità dell’Ente".
E proprio alla luce di ciò la Uil Fpl invita il Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane "ad un’attenta rilettura delle Deliberazioni di Giunta riguardanti gli indirizzi in materia di valorizzazione dell’esperienza professionale del personale con contratto di lavoro flessibile e superamento del precariato"; oltre a chiedere allo stesso Dipartimento personale "di voler fornire, previa istruttoria obbligatoria, anche al fine di assicurare la dovuta trasparenza, le risultanze dettagliate dei diversi avvisi pubblicati sul sito istituzionale dell’ente in tema di accertamento degli aventi diritto alla stabilizzazione".
Il tutto ovviamente adottando "il necessario confronto con le parti sindacali su tematiche sensibili quali le procedure di stabilizzazioni e le progressioni di carriera" oltre a " voler procedere immediatamente alla pubblicazione delle progressioni di carriera (recuperando tutti i posti messi a disposizione nel triennio precedente) per i dipendenti di ruolo nelle percentuali previste dalla legge Madia e allo stesso tempo avviare le selezioni esterne (contestualmente alle stabilizzazioni) nel pieno rispetto della norma"
Da ultimo "ma non per ultimo" la Uil Fpl chiede "la rettifica dell’avviso per 16 posti di cat. D pubblicato il 4.1.2021 nella parte dove si suddividono (stranamente solo in tale avviso) le unità da assumere in “aree tematiche”, limitando di fatto le possibilità di concorrere. Si ribadisce una volta per tutte che la “partecipazione” in un corretto e moderno sistema di relazioni sindacali è finalizzata ad instaurare forme costruttive di dialogo tra le parti (pubblica e sindacale), su atti e decisioni di valenza generale dell’Ente in materia di organizzazione o aventi riflessi sul rapporto di lavoro ovvero a garantire adeguati diritti di informazione sugli stessi. ln conclusione si chiede l’apertura di un tavolo di confronto immediato relativo all’area del comparto, al fine di chiarire le reali intenzioni dell’Ente circa le procedure di stabilizzazioni in corso e la valorizzazione del personale di ruolo, con la speranza che non ci siano in atto tentativi di riproporre operazioni “mirate” già respinte duramente in passato".
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