"Blu infinito" al Festival d'Autunno, Nadessja Casavecchia: "Un family show per sognatori, pura energia positiva"

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images "Blu infinito" al Festival d'Autunno, Nadessja Casavecchia: "Un family show per sognatori, pura energia positiva"

  11 novembre 2022 13:00

di ANNA TRAPASSO

Danzatori, acrobati, ginnasti, illusionisti, b-boys: è un grande cast artistico che mette insieme, sullo stesso palco, diverse discipline ed esperienze, quello che caratterizza l'Evolution Dance Theater, la compagnia di ballo questo sabato alle 21 al Politeama con "Blu infinito". 

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La danza si fa esperienza visionaria e trascendentale, non più meramente contemplativa. Laser, specchi, effetti di luci e suoni, fluorescenze, iridescenze, acrobazie tra nastri e gonfiabili: quello di "Blu infinito" è un mondo più che fantastico, da collocarsi in una dimensione nuova, capace di colpire tutti i sensi contestualmente e trascinare lo spettatore in un'esperienza adrenalinica e surreale, assolutamente da provare.

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Dai quadri visionari del coreografo Anthony Heinl si disvela un mondo acquatico caratterizzato dall'intensità del blu, colore predominante la scena. Tra rifrazioni di luce e schermi chimici, un cast di grandi professionisti, ognuno nella sua disciplina, si cimenta in volteggi acrobatici e coreografie interattive.

In anteprima, è Nadessja Casavecchia, ballerina, co-direttore e coreografa con Heinl di "Blu infinito", a raccontarci quello che si appresta ad essere uno spettacolo totalizzante ed indimenticabile per il pubblico del Politeama. 

"Porteremo a Catanzaro il nostro mondo acquatico, un susseguirsi di diverse scene in cui animali fantastici vengono animati da un cast artistico molto vario, che è la vera firma di Evolution Dance Theatre. Il genere è tipicamente il nostro, quello dello spettacolo visuale, in cui lavoriamo molto con il concetto di luce ed ogni danzatore porta sul palco il proprio stile -spiega Nadessja Casavecchia- La nostra è una compagnia molto variegata a livello di formazione, ma la filosofia della compagnìa è proprio questa: costruire lo spettacolo sul cast artistico che abbiamo, sfruttare le potenzialità di ciascuno senza mai uniformare, evidenziare le doti e le caratteristiche di ogni danzatore, in una continua evoluzione. Mettiamo insieme in un unico spettacolo danzatrici che provengono da un percorso moderno e contemporaneo, chi da quello classico, acrobati, ginnasti, b-boys, in uno spettacolo interattivo e sognante. Blu infinito è un family show, adatto a tutte le età: non bisogna essere esperti o appassionati di danza per assistervi,  la danza è solo un mezzo, un linguaggio per uno spettacolo visuale, musicalmente ampio, uno strumento molto creativo per avvicinare chiunque, anche i ragazzi, all'arte".

Blu infinito ha debuttato nel 2021, a giugno. "Abbiamo debuttato appena i teatri hanno riaperto -spiega Casavecchia- è uno spettacolo concepito per il post-pandemia. Nella parte relativa alla progettazione abbiamo lavorato molto mentalmente e concettualmente su ciò che volevamo portare sul palco. Verso gli inizi del 2021, quando le prove erano ormai possibili, abbiamo iniziato a provare in sala. Per mantenerci in forma in fase di pandemia abbiamo fatto costantemente delle lezioni di potenziamento, questo spettacolo presuppone grande tecnica ma anche un grande lavoro fisico. Come tutti i nostri spettacoli, che tendono ad essere molto ottimisti e dovrebbero regalare momenti belli, anche "Blu infinito" è stato accolto come un "dono" dal nostro pubblico, e per noi è un grande complimento. Tendiamo ad essere slegati dai problemi sociali, vogliamo solo ispirare, trasmettere emozioni positive, ed è quello che stiamo facendo con "Blu infinito". 

Quanto al concetto stilistico così variegato che contraddistingue Blu Infinito, pensa che la danza stia oggi evolvendosi verso questa strada? 

"Penso che per fortuna oggi la danza stia andando in tantissime direzioni, ogni coreografo decide il proprio linguaggio artistico, ed è proprio questo il bello del nostro lavoro. Nel nostro caso, e lo vedrete, ogni quadro richiede delle esigenze fisiche e tecniche differenti. E' la coreografia in sé a richiedere diversi stili, vedrete ad esempio su una struttura gonfiabile eseguire movimenti ginnici e acrobatici. Io ho iniziato a studiare danza, come un po' tutti, per diversi anni nella mia scuola di paese, poi mi sono spostata a Milano dove ho studiato con la Paolo Grassi, a Rotterdam con il Codarts, da un percorso abbastanza standard nel contemporaneo mi sono poi avvicinata a questo genere perché sono rimasta molto affascinata quando ho visto performare altre compagnie come i Momix, e mi sono innamorata del genere. Ho avuto la fortuna di incontrare Anthony (Heinl, ndr.) e ci siamo ritrovati a creare questi spettacoli insieme".

Appassionato di fisica, scienza e chimica, "è proprio lui la mente creativa -dice Casavecchia di Heinl- ha studiato chimica, è sempre stato un fervido studioso di nuove tecnologie e nuovi attrezzi, ha una mente da eterno bambino, e qualsiasi cosa di innovativo esca sul mercato la compra o la riproduce. In "Blu infinito" ad esempio vedrete l'evoluzione della luce ultravioletta con il "light wall", disegni di luce fatti dai laser e la performance con i laser interattiva tra i danzatori".

Senza dubbio uno spettacolo poliedrico, dall'indimenticabile impatto visivo ed emotivo.

Nel pieno della sua tournee europea, che si sviluppa in questi mesi tra Germania, Svizzera e Lussemburgo, "Blu infinito" fa tappa al Politeama di Catanzaro grazie a Festival d'Autunno. Imperdibile.  

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