
“Quello che è successo in occasione della partita Virtus-Maccabi è una cronaca annunciata. La guerriglia è stata premeditata, organizzata, portata a termine con metodi di assoluta violenza, come l’utilizzo di bombe carta che avevano all’interno vario materiale, anche ferroso, che potenzialmente avrebbe potuto uccidere. L’obiettivo era far del male agli agenti, il più possibile, in mezzo alla strada, in mezzo alla gente. Così è stato e noi esprimiamo solidarietà ai colleghi ed i nostri complimenti, per aver saputo tenere a bada i delinquenti pur se con una possibilità di reagire che secondo noi deve essere più ampia e severa. Nessuno osi banalizzare parlando di ‘facinorosi’ come se si trattasse di scaramucce di monelli. Questo è para terrorismo”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravi incidenti avvenuti ieri sera a Bologna alla manifestazione pro Pal che si è tenuta in occasione dell’incontro di basket della Virtus contro l’israeliana Maccabi Tel Aviv. Gravi le aggressioni alle forze dell’ordine, con cassonetti bruciati e attacchi violenti con spranghe, bastoni, e lancio di fumogeni, fuochi d’artificio, bottiglie e bombe carta. Il bilancio è di 8 agenti del Reparto mobile di Bologna feriti, di cui 2 in modo serio, uno raggiunto all’inguine da una scheggia di ferro contenuta in una bomba, e il vice comandante del Reparto con seri problemi all’udito a causa dei continui scoppi di materiale esplodente utilizzato dagli aggressori, che hanno agito a volto coperto.
“Era perfettamente noto che gli attacchi si sarebbero verificati – aggiunge Mazzetti – e la risposta è stata fin troppo mite. E’ indispensabile attrezzarsi per il futuro con contromisure più serie, fra cui gli idranti con acqua colorata che consentano di riconoscere chi viene raggiunto dal getto. I responsabili vengono identificati uno dopo l’altro in queste ore, ma noi temiamo la consueta tiepida risposta che, sinceramente, non è più digeribile. Contro chi attenta alla vita e alla salute delle persone e dei poliziotti noi pretendiamo il carcere, ma sul serio”.
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