di EDOARDO CORASANITI
Il pubblico ministero Andrea Mancuso della Dda di Catanzaro ha chiesto 5 condanne nel filone dell'indagine sui presunti esecutori dell'omicidio di Matteo Vinci, 42 anni, ucciso con una bomba il 9 aprile 2018 a Limbadi. Nello stesso episodio rimase ferito anche il padre, Francesco.
Ergastolo: calcando l'esito del primo grado, in cui due presunti mandanti (Vito Barbara e ) sono stati condannati all'ergastolo, oggi il pm ha chiesto il fine pena mai per Antonio Criniti, di 31 anni (difeso dall'avvocato Pamela Tassone), e Filippo De Marco, di 42 anni (difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Giuseppe Orecchio), con l'accusa di essere stati gli esecutori materiali dell'attentato.
Nell'ambito della stessa inchiesta la Dda ha chiesto la condanna a 20 anni per Vito Barbara (difeso dagli avvocati Fabrizio Costarella e Giovanni Vecchio), di 31 anni; 8 anni per Domenico Bertucci (difeso dagli avvocati Domenico e Luca Cianferoni), di 28, 9 anni e 2 mesi per Pantaleone Mancuso (difeso dall'avvocato Francesco Schiomio) e 7 anni 8 anni Alessandro Mancuso (difeso dall'avvocato Salvatore Campisi), di 58 e 23 anni, accusati di coltivazione, trasporto e spaccio di sostanze stupefacenti e strettamente collegati alle dinamiche che avrebbero determinato l'omicidio.
Matteo Vinci ed il padre viaggiavano a bordo di un'automobile sotto la quale fu collocato un ordigno esplosivo. L'attentato fu messo in atto, secondo quanto é emerso dalle indagini, come reazione al rifiuto della famiglia Vinci a cedere ai Mancuso un terreno di sua proprietà .
Nell'ambito della stessa inchiesta condotta dalla Dda guidata da Nicola Gratteri, la Corte d'Assise di Catanzaro ha condannato all’ergastolo (e un anno dì isolamento diurno) Vito Barbàra (31 anni, difeso dagli avvocati Fabrizio Costarella e Giovanni Vecchio) e Rosaria Mancuso (65 anni, difeso dagli avvocati Francesco Capria e Mario Santambrogio), sorella dei boss Giuseppe, Diego, Francesco e Pantaleone Mancuso, mentre 10 anni per Domenico Di Grillo (difeso dall'avvocato Gianfranco Giunta e Francesco Capria) e marito della Mancuso, 73 anni, e 3 anni e 6 mesi per la figlia Lucia Di Grillo (difesa dall'avvocato Stefania Rania). Assolti per l'estorsione e dall'aggravante mafiosa.
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