«Il Comune non ha rispettato gli impegni assunti davanti al Prefetto». Così il Comitato “Per Le Roccelle” rende noto tutto il proprio disappunto per l’indifferenza che l’Amministrazione Comunale di Borgia continua a riservare a tutti i residenti del villaggio “Le Roccelle”. In particolare, la rabbia è per la situazione di degrado e abbandono che vivono gli abitanti di Traversa I via Magna Grecia, passati alla ribalta delle cronache locali per l’anomalia dell’ingresso abusivo che rappresentava l’unica via di accesso alle loro abitazioni. E oggi, sempre per quello stesso svincolo, tornano a chiedere l’intervento del prefetto, Francesca Ferrandino, sperando di mettere una volta per tutte la parola fine a una situazione che ha ormai superato i limiti del ridicolo.
Scrivono: «A distanza di oltre un anno dall’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza di Via Magna Grecia, l’Amministrazione Comunale - nostro rammarico - non ha ancora provveduto alla messa in posa di un palo della luce e di un cartello stradale che segnali lo svincolo realizzato. Così come stabilito durante la riunione indetta dal Suo predecessore, Luisa Latella, la Società Edilizia Le Roccelle - seguendo le direttive dell’Anas - ha provveduto a mettere in sicurezza quello che, fino a qualche mese fa, era a tutti gli effetti un ingresso abusivo. Al Comune di Borgia spettava, al termine dei lavori, il “solo” compito di installare l’illuminazione e la relativa segnaletica. Un passaggio di non poco conto e che, se incompiuto, non fa altro che rendere ancora più pericoloso l'accesso e l’uscita dal nostro complesso residenziale. Questo perché, per la tipologia di intervento posto in essere, lo svincolo in questione, senza alcuna illuminazione, continua a non risultare visibile. Esattamente come in passato. Con la non piccola differenza che oggi, laddove prima non c’era nulla, sorge un’isola divisoria per agevolare il flusso veicolare lungo la Strada Statale 106».
«Di fatto - si legge ancora nella lettera inviata al Prefetto - continuiamo a vivere una situazione che mette a serio rischio la nostra incolumità e quella di chi si trova a percorrere quel tratto di strada nei pressi del Parco Archeologico di Borgia. Il tutto nell’evidente indifferenza dell’Amministrazione. Il che ci avvilisce e mortifica. Perché non riusciamo davvero a comprendere come possa un Comune restare indifferente davanti all’allarme lanciato dai suoi cittadini. Non riusciamo davvero a comprendere come si possa far passare più di un anno per installare un “semplice” palo della luce unitamente a un cartellone stradale che indichi l’accesso alle nostre abitazioni con il nome della via».
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