«Ieri mattina la commissione consiliare presieduta dal consigliere Mirarchi si è riunita per discutere una vicenda molto rilevante per il funzionamento dell’Accademia delle Belle arti e per il rilancio del centro storico che al suo trasferimento è evidentemente collegato. L’esame della pratica che sarà discussa in Consiglio richiedeva – secondo il parere del presidente della Commissione da noi condiviso – la presenza del dirigente competente che però non si è presentato, come ormai accade da mesi ovvero da quando il Sindaco ha adottato la fatwa che impedisce ai dirigenti – o ad alcuni di essi – di partecipare ai lavori della commissione. L’arroganza di questa amministrazione, che svuota i luoghi di confronto e calpesta il ruolo delle commissioni – rischia di produrre effetti nocivi su questa importante pratica e comunque impedisce di discutere di eventuali necessari o possibili miglioramenti alla proposta iniziale».
A dirlo i consiglieri d'opposizione Gianmichele Bosco e Nicola Fiorita che rincarano la dose: «Più tardi invece è andato in scena lo psicodramma della Commissione pari opportunità, da mesi impossibilitata a funzionare per le divisioni della maggioranza, incapace di procedere alla sostituzione della Presidente dimissionaria e di individuare nelle sedi e nelle forme opportune la nuova presidente».
Per loro si sta assistendo a «uno spaccato deprimente che paralizza il funzionamento della Commissione come paralizza da due anni la vita quotidiana dei catanzaresi. Un bagno di umiltà farebbe molto bene a chi amministra Catanzaro, un cambio radicale di chi ci amministra farebbe altrettanto bene a Catanzaro».
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